Adempimenti Iva diversi e abolizione dei modelli Intra a partire dal 1° luglio 2030. Vediamo cosa cambia per le operazioni Intra UE.
La Direttiva Ue 516 del 2025 prevede l’abolizione dei modelli Intra ai fini fiscali, anche se resteranno in vigore per fini statistici. Dal 1° luglio 2030 parte l’obbligo di emissione di fattura elettronica per tutte le operazioni Intra-UE per certificare fiscalmente acquisti e cessioni B2B tra operatori dell’Unione Europea. Il nuovo adempimento avrà lo scopo di trasmettere queste operazioni ai singoli Paesi interessati che, a loro volta, poi, dovranno trasmetterli anche al Vies centrale per contrastare condotte sull’Iva illegali.
Il Vies centrale, dal 2030, sarà il fulcro del sistema di scambio dei Paesi membri dell’Ue visto che avrà il compito di aggregare i dati di acquisti e cessioni per ogni soggetto passivo effettuando controlli incrociati volti a contrastare frodi sull’Iva.
Pacchetto VIDA 2030
Dal 1° luglio 2030, quindi, il sistema Iva dell’Ue avrà un mutamento digitale. La Direttiva Ue 516 del 25 marzo 2025, infatti, prevede che per tutte le operazioni effettuate tra operatori residenti nell’Unione Europea ci sia obbligo di fatturazione elettronica, con conseguente modifica anche ai modelli Intra.
Le novità fanno parte del pacchetto VIDA, pubblicato in GU dell’UE il 25 marzo 2025, che serve per contrastare le frodi sull’Iva.
Come si configurerà il nuovo sistema di fatturazione elettronica unionale? Innanzitutto prevede la trasmissioni delle comunicazioni digitali Digital reporting requirements (formati CII e UBL) con formato diverso dall’XML che oggi si utilizza per le fatture elettroniche italiane. La fatturazione elettronica dell’Unione Europea avrà un sistema di trasmissione diverso.
Il nuovo sistema avrà anche lo scopo di evitare al singolo operatore che opera in diversi Paesi, di dover provvedere alle trasmissioni e alle registrazioni Iva multipla. I dati ricevuti dal Vat centrale, poi, saranno conservate per 5 anni.
Come cambia il modello INTRA
Come abbiamo anticipato dal 1° luglio 2030 i modelli INTRA saranno aboliti ai fini fiscali perché con l’emissione della fattura elettronica UE per ogni operazione Intra gli operatore dovranno comunicare anche le informazioni che oggi provvede a comunicare con i modelli Intra (comprese le coordinate bancarie per seguire i flussi finanziari).
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