Carta Dedicata a te in arrivo, ma migliaia di famiglie vengono tagliate fuori dal governo.
Ve lo avevamo anticipato e così è stato: il governo ha approvato il decreto attuativo che dà il via libera alla Carta Dedicata a te per il 2025, utilizzando i 500 milioni di euro stanziati con la scorsa legge di Bilancio.
Ma non ci sono buone notizie, come d’altronde era preventivabile visto il taglio delle risorse (lo scorso anno erano poco più di 600 milioni di euro). Nel 2025, infatti, il bonus - che mantiene un importo di 500 euro - viene pagato a un minor numero di famiglie. C’è il rischio, quindi, che coloro che ne hanno beneficiato negli anni scorsi debbano dire addio alla social card che quest’anno presenta anche altre novità importanti, come ad esempio una modifica all’elenco delle spese consentite.
E anche qui non ci sono buone notizie, perché a differenza degli scorsi anni la carta non si potrà più utilizzare per fare carburante, né tantomeno per acquistare abbonamenti ai mezzi pubblici. Non si potrà più parlare, quindi, di “bonus benzina e trasporti”, ma solo di un contributo per la spesa simile alla Carta acquisti (con il quale però non è compatibile).
Addio alla Carta Dedicata a te per tutte queste famiglie
Se nel 2023 e nel 2024 hai beneficiato della Carta Dedicata a te non è detto che tu la prenda anche quest’anno. Come anticipato, infatti, il governo ha deciso in favore di una contrazione della platea dei beneficiari che andrà a penalizzare le famiglie con un Isee più alto.
La soglia entro cui stare per beneficiarne è sempre la stessa: 15.000 euro, oltre al fatto che nessuno in famiglia deve risultare percettore di altre misure di sostegno al reddito, dall’Assegno di inclusione al Supporto per la formazione al reddito, come pure Naspi e la Carta acquisti da 40 euro al mese.
Tuttavia, la platea è meno ampia. Nel 2024, quando per la Carta Dedicata a te erano stati stanziati 600 milioni di euro, venne distribuita a 1 milione e 330 mila famiglie. Quest’anno, con 100 milioni in meno, era necessario fare delle rinunce. Tuttavia il governo, piuttosto che dare meno soldi allo stesso numero di persone, ha preferito mantenere lo stesso importo, 500 euro una tantum, andando però a ristringere la platea. Sono, infatti, 1 milione e 150 mila le famiglie che concorreranno per ricevere il contributo, 183 mila in meno rispetto allo scorso anno.
Ricordiamo che per l’assegnazione verrà effettuata una nuova valutazione, non tenendo conto quindi delle graduatorie dello scorso anno. Nella platea dei potenziali beneficiari - ossia i nuclei con almeno 3 componenti, un Isee inferiore a 15 mila euro e nessun percettore di altri sostegni statali - viene data la precedenza a quelli con figli minori di 14 anni (compiuti nel corso di quest’anno). In una seconda fase, a cui difficilmente si arriva, si guarda invece ai nuclei familiari con figli comunque di età inferiore ai 18 anni (sempre compiuti nel corso del 2025), e solo nel caso in cui dovessero restare delle disponibilità allora si guarderà anche alle restanti famiglie. Per ogni categoria viene data precedenza a chi ha l’Isee più basso.
È ovvio quindi che quest’anno ci sarà meno probabilità di ricevere la Carta Dedicata a te quanto più l’Isee si avvicina alla soglia limite. Un “addio”, almeno per il 2025, che riguarderà 183 mila famiglie, le quali possono, in presenza di figli di età inferiore a 3 anni oppure di componenti over 65 nel nucleo, guardare alla Carta acquisti come alternativa valida.
La Carta Dedicata a te si trasforma: è solo un bonus per la spesa
L’aspetto innovativo della Carta Dedicata a te è stato quello di integrare la possibilità di acquistare beni alimentare di prima necessità a quella di fare benzina o in alternativa acquistare mezzi pubblici di trasporto con i soldi a disposizione sulla social card.
Ebbene, quest’anno non sarà più così. Nell’elenco di cosa si può acquistare con la Carta Dedicata a te - che molto probabilmente arriverà intorno al mese di ottobre - non figura più né il carburante né gli abbonamenti ai mezzi di trasporto. Viene confermato, invece, lo sconto aggiuntivo del 15% per la spesa effettuata nei supermercati convenzionati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA