A questo Paese conviene assumere italiani, ti pagano più di €2.900

Simone Micocci

30 Settembre 2024 - 18:11

Le aziende dei Paesi Bassi hanno convenienza ad assumere italiani, pagandoli più di 2.900 euro lordi al mese. Ecco perché e quali sono i profili più ricercati.

A questo Paese conviene assumere italiani, ti pagano più di €2.900

Ci sono Paesi che hanno previsto delle agevolazioni per i lavoratori impatriati, incentivando quindi le aziende ad assumere stranieri. Tra questi ci sono i Paesi Bassi - conosciuti anche come Olanda per quanto in realtà quest’ultima comprenda solo 2 delle 12 province complessive - dove è in vigore il cosiddetto “decreto del 30%”.

In poche parole, se un lavoratore straniero, ad esempio proveniente dall’Italia, va a lavorare nei Paesi Bassi, allora l’azienda potrà godere di un 30% di esenzione d’imposta sullo stipendio dovuto.

Alle aziende conviene quindi assumere italiani, così come a questi conviene trasferirsi nei Paesi Bassi poiché qui il reddito medio di un lavoratore è di circa 52.000 euro, molto più che in Italia. E non mancano le opportunità per farlo: oggi su Eures, infatti, ci sono quasi 97.000 offerte di lavoro con destinazione Paesi Bassi, di cui per 28.000 è sufficiente un diploma mentre per 14.000 andrebbe bene anche la terza media.

Perché alle aziende olandesi conviene assumere italiani (e non solo)

Per capire la ragione per cui in un’azienda sita nei Paesi Bassi conviene assumere lavoratori italiani, o più generalmente stranieri, dobbiamo fare chiarezza su come funziona la detassazione di cui vi abbiamo accennato.

Nel dettaglio, qui viene riconosciuta al datore di lavoro che assume uno straniero una detassazione del 30% dello stipendio, a titolo di risarcimento per le spese riferite al soggiorno. E attenzione perché volendo di questa agevolazione ne possono usufruire anche i lavoratori autonomi per se stessi, ragion per cui rappresenta anche un incentivo per chi vuole avviare un’attività come libero professionista.

Agevolazione di cui si può fruire per un massimo di 8 anni.

Attenzione però perché l’agevolazione non vale per tutte le assunzioni, ma solo per quei lavoratori che possiedono una competenza specifica molto ricercata dalle aziende olandesi. Ma come viene valutato questo requisito? Semplicemente si prende come riferimento lo stipendio, in quale vale l’assunto per cui se un lavoratore possiede una determinata caratteristica l’azienda è anche disposta a pagarlo adeguatamente.

Nel dettaglio, la competenza specifica sussiste quando lo stipendio lordo è superiore a 37.747 euro l’anno, poco più di 2.900 euro al mese.

Nel caso dei lavoratori più giovani, under 30, in possesso di un master, l’agevolazione si applica anche nel caso in stipendio lordo pari o superiore a 28.690 euro, poco più di 2.200 euro lordi al mese.

Il Fisco olandese si riserva comunque di effettuare un’analisi qualitativa, valutando se effettivamente il profilo del lavoratore assunto presenta delle caratteristiche e delle competenze complicate da individuare tra i lavoratori che già risiedono nei Paesi Bassi.

Va detto poi che le agevolazioni fiscali non si limitano all’azienda. Anche il lavoratore straniero assunto, infatti, può beneficiare di alcuni vantaggi. In particolare, chi rientra nel decreto del 30% ha diritto a essere tassato solo per una parte dei redditi, escludendone tanti altri. Di fatto, chi si trasferisce ha diritto a una tassazione agevolata, godendo quindi di un maggior reddito disponibile.

Lavorare nei Paesi Bassi, cosa serve sapere

I Paesi Bassi sono una destinazione particolarmente conveniente per chi sceglie di lavorare all’estero. Secondo gli ultimi dati indicati da Statista.com, nel 2022 il reddito medio nei Paesi Bassi è stato pari a 52.277 euro annui.

E nonostante un costo della vita leggermente più alto rispetto all’Italia, il potere d’acquisto dei salari è molto più alto rispetto al nostro. Secondo i dati comunicati da WorldData.info, infatti, un lavoratore olandese può acquistare un 33% di beni e servizi in più rispetto a un italiano.

Trasferirsi quindi è molto conveniente, specialmente per coloro che possiedono competenza ed esperienza necessarie per essere assunti in quei settori in cui c’è molta richiesta con la possibilità di godere di agevolazioni fiscali sull’assunzione. Ne sono un esempio (secondo i dati raccolti dall’Emerging Jobs Report):

  • Data Protection Officer
  • Growth Hacker
  • Privacy Officer
  • Robotics Engineer
  • Artificial Intelligence Specialist
  • Data Scientist

Ma anche laureati in ingegneria, biologi e analisti finanziari. Per avere buone possibilità di essere assunti è sufficiente conoscere la lingua inglese, per quanto sia l’olandese quella ufficiale.

Per quanto riguarda i passaggi necessari per vivere e lavorare nei Paesi Bassi, non sono richiesti chissà quali requisiti. Ricordiamo infatti che si tratta di un Paese membro dell’Ue, con libera circolazione tra i cittadini comunitari. Non è quindi necessario il passaporto, per quanto nel caso di residenza per un periodo superiore a 4 mesi è necessario richiedere il BSN (Burger Service Nummer) un sorta di nostro codice fiscale necessario per accedere ai servizi, come ad esempio per aprire un conto in banca ma anche per l’assistenza sanitaria. Viene rilasciato dal Comune di residenza: basta presentare un documento di identità e il contratto di affitto.

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