Yen risale sui timori per la stabilità finanziaria in Cina

Nicola D’Antuono

12 Marzo 2014 - 12:03

In Cina si teme per la stabilità del sistema finanziario nazionale, a causa del crollo del sistema bancario ombra e per un nuovo default di un emittente obbligazionario

Yen risale sui timori per la stabilità finanziaria in Cina

Profondo rosso per i mercati asiatici, appesantiti dalla notizia di un secondo default di una società cinese del settore solare. Gli investitori temono che possano esserci altri fallimenti. Pesa anche il brutto dato pubblicato ieri sul crollo del sistema bancario ombra (shadow banking): il risultato di febbraio si è ridotto di un terzo rispetto a quello del mese precedente. Le borse asiatiche hanno chiuso in netto calo: giù Shnaghai dello 0,8%, Hong Kong dell’1,7% e Tokyo del 2,5%. La People’s Bank of China sta provando a correre ai ripari. Secondo quanto riportato su un quotidiano del regime, la PBOC sarebbe pronta a tagliare leggermente i coefficienti di riserva obbligatoria delle banche in modo tale da liberare liquidità da far confluire nel sistema economico nazionale. Unamossa del genere non si vede ormai da quasi due anni.

La PBOC è molto attiva anche sul fronte valutario, dove lo yuan continua a perdere terreno sul dollaro dopo che la stessa banca centrale cinese ha di recente pilotato la svalutazione per sostenere la crescita economica. Il crollo delle esportazioni di febbraio (-18,1%) ha fatto scattare un campanello d’allarme e uno yuan più debole potrebbe aiutare molto le aziende esportatrici. Il tasso di cambio USD/CNY è salito fin sopra 6,1460, mentre sul mercato offshore di Hong Kong il cambio USD/CNH ha toccato anche quota 6,15. I timori per la stabilità finanziaria della Cina hanno favorito un clima di maggiore avversione per il rischio, che come spesso accade premia il cambio dello yen. Sul forex il tasso di cambio USD/JPY è sceso a 102,65e attualmente continua a muoversi sui minimi di giornata.

Resta debole anche il cross EUR/JPY, che finora ha toccato un bottom intraday a 142,23. Venerdì questo rapporto di cambio era salito in area 143,80, sui massimi da oltre due mesi. Quella in corso alla fine potrebbe rivelarsi anche semplicemente una correzione tecnica da un top di periodo. Chiaramente lo yen si deprezza più facilmente in un clima di appetito per il rischio, quindi diventa fondamentale il miglioramento del sentiment sui mercati per una ripresa del trend ribassista dei cambi dello yen. Il quadro negativo di oggi sta favorendo ancora l’andamento dell’oro, salito sui massimi da quasi 6 mesi a 1.363$ l’oncia. In difficoltà il dollaro australiano, con il cambio AUD/USD che scende in area 0,8920 a causa del flusso di notizie negativo proveniente dalla Cina.

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