Xiaomi 11T, fotocamera pro a un prezzo mini: la recensione

Giulia Adonopoulos

29 Settembre 2021 - 08:00

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Fotocamere professionali, intelligenza artificiale ed effetti speciali a bordo del nuovo Xiaomi 11T, che abbiamo provato in anteprima. Qui la nostra recensione.

Xiaomi 11T, fotocamera pro a un prezzo mini: la recensione

Continua la missione di Xiaomi di rendere la fotografia e videografia su smartphone un’esperienza straordinaria, offrendo una serie di innovative funzionalità foto e video su Xiaomi 11T e Xiaomi 11T Pro, la nuova serie svelata al mondo il 15 settembre 2021.

Il colosso tech cinese sta creando una nuova parola d’ordine, Cinemagic, attorno all’idea di acquisire immagini sofisticate e potenti e produrre filmati di altissima qualità abbandonando attrezzature pesanti e costose.

Lo fa mettendo in un device da 164.1 x 76.9 x 8.8 mm e 203 grammi (Xiaomi 11T) fotocamere professionali insieme a un kit di strumenti e modalità cinema AI che in un solo tocco evocano trucchi da cameraman professionista.

Xiaomi 11T esce nei negozi il 12 ottobre 2021 al costo di 549,90€ nel modello con 8GB di RAM +128GB di storage, e di 599€ con 256GB di memoria. Lo abbiamo provato in anteprima ed ecco le nostre prime impressioni sulla fotocamera e le funzionalità del comparto foto e video, che se non l’aveste ancora capito sono il fiore all’occhiello della nuova gamma. Ma prima di passare alle qualità cinematografiche e alle caratteristiche della fotocamera è giusto spendere due parole sul design.

Xiaomi 11T, recensione: schermo e design

Pur non essendo un dispositivo top di gamma, Xiaomi 11T ha un aspetto premium ed è quasi impossibile distinguerlo, a prima vista, dal top di gamma 11T Pro. Molto grande ma maneggevole e non (troppo) scivoloso, Xiaomi 11T ha le stesse dimensioni di un iPhone 12 Pro Max o di un Samsung s21 Ultra ma è più leggero.

Un vero modello cinematografico come Xiaomi 11T non sarebbe completo senza uno schermo straordinario e ultra reattivo. Xiaomi 11T ha un display AMOLED piatto da 6,67’’ a 120Hz che supporta HDR+, oltre 1 miliardo di colori, funzioni contro l’affaticamento degli occhi come il sensore di luce ambientale a 360° e TrueColor. Con AdaptiveSync la frequenza di aggiornamento del display si regola automaticamente in base al contenuto. Ciò non solo riduce il consumo energetico ma offre anche un’esperienza visiva più fluida. Dispone inoltre di una frequenza di campionamento del tocco fino a 480Hz per un controllo dello schermo più reattivo e un feedback più rapido. Giova, inoltre, della ricarica ultra-rapida a 67W che riempie la batteria in circa mezz’ora.

Xiaomi 11T, le specifiche della fotocamera

Xiaomi 11T ha in totale 4 fotocamere. Troviamo una tripla fotocamera posteriore professionale da 108MP grandangolare + fotocamera ultra grandangolare da 8MP + 5MP telemacro. Completano il comparto foto funzioni come modalità notturna 2.0, cloni di foto, modalità 108MP, modalità documento 2.0 e Google Lens. Tra le funzioni video spiccano il nuovo zoom audio, modalità Pro (che funziona anche con le foto), One-click AI cinema, effetti speciali da film, time-lapse professionale e il supporto video al rallentatore per 720p a 120 fps, 240 fps, 960 fps e 1080p a 120 fps. La fotocamera principale può registrare fino a 4K ma a 30fps; per i 60 fotogrammi al secondo c’è una risoluzione a 1080P. Non c’è teleobiettivo.

Nella parte anteriore troviamo una fotocamera frontale da 16 MP e f/2.45 integrata nel display che consente di scattare selfie in modalità notturna e registrare video 1080p 1920x1080 a 30 fps720p 1280x720 a 30 fps. C’è anche il supporto video al rallentatore per 720p a 120fps e 1080p a 120fps.

Xiaomi 11T recensione: video

Capitolo stabilizzazione, una questione a cuore dei fan Xiaomi. Come sappiamo, Xiaomi ha incorporato la stabilizzazione ottica (OIS) nei suoi device più costosi, lasciando i sistemi di stabilizzazione digitale per quelli di basso e medio range. Quando il telefono usa il software per manipolare l’immagine fotogramma per fotogramma, cosa che succede con la stabilizzazione digitale o elettronica, si notano degli strani artefatti nell’immagine. Ed è quello che può succedere con Xiaomi 11T: potresti osservare alcuni micro tremolii mentre ti muovi, problema che viene meno quando si disattiva la stabilizzazione. Ciò che è emerso alla prova è che senza stabilizzazione l’immagine è più pulita e reale.

Utilizzando impostazioni automatiche e premendo su stabilizzazione la qualità dei video è abbastanza buona e può essere la soluzione giusta per gli utenti casual che vogliono solo scattare foto o fare video aspettandosi che la fotocamera tragga il meglio o lo migliori grazie alla sua AI.

Ma un occhio più attento ed esigente nota la processazione del video che degrada un po’ la qualità dell’immagine, difetto che si nota soprattutto quando si registra la notte in condizioni di luminosità scarsa. Alla luce del sole la resa finale è un po’ troppo saturata e nitida, ma tutto sommato soddisfacente.

La modalità Pro ti consente di avere il controllo manuale durante gli scatti e le riprese, ma bisogna ammettere che per ottenere il meglio è utile avere dimestichezza e conoscenze almeno base di opzioni come ISO, messa a fuoco, lunghezza focale, bilanciamento del bianco ecc... Delude l’assenza della ripresa a 24 fps: su uno smartphone che si vuole comportare da cinepresa ti aspetti una modalità del genere.

L’autofocus è buono, anche se un po’ meno reattivo rispetto ad altri top di gamma come iPhone 12 Pro Max e Samsung 21 Ultra.

Xiaomi 11T recensione fotocamere

La fotocamera interna di Xiaomi 11T, che consiste in un foro nel display da 12 MP e apertura f/2.45, è veramente di buona qualità per un telefono di media gamma. I selfie sono così nitidi che sembrano scattati con la fotocamera principale. Un plus che piacerà agli utenti è la presenza della modalità ritratto nella camera interna disponibile sia per le foto che per video. Per girare video con la fotocamera anteriore in modalità ritratto basta premere l’icona della stella/bacchetta magica e da qui si può scegliere se applicare la modalità bellezza o bokeh con l’intensità da graduare muovendo il sensore.

Passando alla fotocamera posteriore, sulla carta dice che le immagini scattate hanno una risoluzione e una texture sorprendente sia in condizioni di luce diurna che al buio. Per vedere coi nostri occhi come si comporta la fotocamera di Xiaomi 11T in condizioni di scarsa luminosità lo abbiamo messo a confronto con iPhone 12.

Ecco alcuni esempi, dove possiamo vedere che nella scena fotografata di notte con Xiaomi 11T i neri sono più neri, i colori più brillanti e la luce più realistica di quella fotografata con iPhone 12.

A sinistra foto scattata con Xiaomi 11T, a destra foto scattata con iPhone 12

Foto scattata con Xiaomi 11T

Foto scattata con iPhone 12

La resa cromatica è buona con un bilanciamento del bianco accurato anche di fronte a scene con molti oggetti e ha una resa cromatica piacevole nella maggior parte delle situazioni.

Se dobbiamo trovare un tallone d’Achille, sono le prestazioni dello zoom. I dettagli diminuiscono quando si zoomma e nonostante l’elevata risoluzione nativa del sensore, non riesce a mantenere la qualità che ci si aspetterebbe da obiettivi a lunghezza focale maggiore.

Xiaomi 11T è dotato di un obiettivo tele-macro da 5 MP che consiste nella messa a fuoco automatica da 3-7 cm che rivela i microdettagli a una distanza ravvicinata, ad esempio le fibre di un tessuto, le venature di un tronco d’albero o i peli di un animale. Un aspetto su cui Xiaomi ha deciso di non fare un downgrade rispetto al Mi 11 e Mi 11 Pro, mentre la fotocamera ultragrandangolare è stata retrocessa da un sensore da 13 MP 123° a un sensore da 8 MP 120º e il periscopio 5x è stato tagliato.

Foto scattata con modalità tele-macro di Xiaomi 11T

Divertirsi con gli effetti da film

Ma passiamo ora alle funzionalità più divertenti che Xiaomi ha progettato per l’esperienza cinematica dell’11T, ossia gli effetti e le modalità cinematografiche.

Partiamo da Pellicola, che troviamo facendo tap sull’icona delle tre barrette in alto a destra. Si tratta fondamentalmente di una ripresa in 16:9 con bordi neri che ricorda appunto le riprese dei vecchi filmati. Avere questo effetto già nella camera nativa permette di risparmiare tempo con i programmi di editing. Cliccando su Altro troviamo altre funzionalità cinematografiche extra come Vlog, che consente di girare video con musica ed effetti in modo facile, senza dover ricorrere a programmi e app terze.

Gli effetti da film sono 5: Zoom magico, Posa lenta, Time Freeze, Time Lapse e Mondo parallelo (per quest’ultimo il sistema suggerisce di utilizzare un treppiede). Mi sono divertita molto a giocarci, soprattutto con Posa lenta la sera e con Time freeze, che ferma una parte dell’immagine mentre il soggetto continua a muoversi.

Video girato con effetto Posa lenta su Xiaomi 11T

Tra le opzioni troviamo poi Doppio video che consente di registrare video come se fosse una schermata di una videochiamata, picture in picture o dividendo lo schermo in due parti. Clonazione foto, altra feature molto divertente che funziona solo con le persone, permette di creare fino a 4 cloni alla volta. Per esempio possiamo esserci noi stessi nella stessa immagine ma in tre pose diverse. Puoi dare sfogo alla tua creatività: simulare un combattimento, interagire con le altri/e te ecc...

Conclusioni

Ti stai chiedendo se conviene comprare Xiaomi 11T per le sue caratteristiche foto e video? Alla luce della mia esperienza posso dire che lo smartphone offre buone prestazioni di imaging sotto molti aspetti ma certamente non impeccabile. Per il suo ottimo rapporto qualità-prezzo potrebbe essere la scelta migliore sul mercato in questo momento, grazie alle sue fotocamere, display e prestazioni, anche se bisogna considerare che per usufruire di tutte quelle funzionalità e modalità cinematografiche di cui si vanta il device, la batteria non durerà una giornata intera. Infine consiglio di usare la cover trasparente che si trova in dotazione nella scatola del telefono, se non volete passare il tempo a pulire la scocca dalle impronte che ahimè restano incollate sul vetro posteriore.

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