Il vertice Biden-Xi Jinping, spiegato

Riccardo Lozzi

16 Novembre 2021 - 12:26

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L’incontro virtuale di Joe Biden e Xi Jinping ha portato all’avvio di un dialogo tra Stati Uniti e Cina. Ecco cosa si sono detti su questioni come Taiwan, commercio internazionale e lotta al cambiamento climatico.

Il vertice Biden-Xi Jinping, spiegato

L’incontro virtuale tra Joe Biden e Xi Jinping era uno degli eventi su cui si sono concentrati gli sguardi di tutto il mondo, dopo che nelle ultime settimane si sono chiusi i due grandi appuntamenti internazionali del G20 e della COP26.

Il presidente statunitense e il suo omologo cinese hanno trattato alcuni tra gli argomenti più critici nelle relazioni tra le due superpotenze, come la questione Taiwan, la dura competizione sul commercio internazionale, la lotta al cambiamento climatico e il tema dei diritti umani.

Gli osservatori internazionali sembrano d’accordo nel constatare come, seppur non ci sia stata alcuna sostanziale novità durante il bilaterale, la vera notizia riguarda i toni in cui si è svolto il confronto a distanza tra Joe Biden e Xi Jinping.

L’avvio di un dialogo e i reciproci scambi di cortesia fanno ben sperare, infatti, se non a un radicale allentamento delle tensioni, quantomeno a una coesistenza pacifica nella geopolitica mondiale tra Stati Uniti e Cina.

Com’è andato l’incontro tra Biden e Xi Jinping

Tutti i media internazionali hanno riportato ad esempio l’approccio di Xi Jinping che ha chiamato Joe Bidenvecchio amico”.

Un termine che, a differenza dei mesi scorsi, l’inquilino della Casa Bianca ha accolto volentieri, rilanciando a sua volta con un “speriamo di vederci presto”, richiamando alla memoria gli incontri che in passato erano frequenti.

D’altronde i due si conoscono da quando Biden era vicepresidente di Obama e prima che Xi diventasse il leader indiscusso della Repubblica Popolare Cinese.

La questione Taiwan, scontro tra USA e Cina

Il cambio di tono potrebbe segnare una svolta almeno a livello di rapporti tra il Dragone e gli States. Tuttavia, questo non ha riguardato l’argomento più divisivo tra i due Paesi, ovvero la questione Taiwan.

Da una parte Xi Jinping ha ribadito come per il Governo di Pechino si tratti di una questione di politica interna e, per tale ragione, di non essere disposto ad accettare alcuna ingerenza da Stati esteri.

Anche Joe Biden ha mantenuto da parte sua la linea della fermezza, affermando nel faccia a faccia online che Washington si opporrà a decisioni unilaterali che possano cambiare lo status quo dell’isola del sudest asiatico.

Taiwan ricopre un ruolo fondamentale nella guerra tecnologica che vede protagoniste entrambe le nazioni. In questa nazione si concentra il 54% del mercato fondiario dei semiconduttori di cui sono composti i microchip da cui dipendono la maggior parte dei prodotti di consumo mondiali, tra cui, solo per citarne alcuni, smartphone, automobili e sistemi di difesa interna delle nazioni.

Commercio internazionale e cambiamento climatico

Sul commercio internazionale i toni del confronto si sono leggermente abbassati, ma è comunque rimasta qualche tensione. Biden ha invitato Xi a rispettare gli accordi del trattato firmato all’inizio del 2020, con Trump alla Casa Bianca, definendo le pratiche commerciali ed economiche della Cina sleali.

Xi Jinping ha replicato in maniera decisa, affermando che gli USA dovrebbero smetterla di sopprimere le aziende cinesi utilizzando lo strumento della sicurezza nazionale.

Nella lotta al cambiamento climatico, invece, dopo l’accordo arrivato a sorpresa nelle giornate della COP26, l’unità d’intenti sembra tenere, anche se Biden non vuole collegare questo tema ad altre questioni critiche bilaterali.

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