Vaccino Omicron, stop alla variante: in arrivo dalla Spagna, come funziona

Alessandro Nuzzo

31 Marzo 2022 - 23:16

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Una nuova arma contro la variante Omicron potrebbe arrivare da un nuovo vaccino prodotto da un’azienda farmaceutica spagnola. Ecco come funziona.

Vaccino Omicron, stop alla variante: in arrivo dalla Spagna, come funziona

Da qualche mese il ceppo dominante di coronavirus è la variante denominata Omicron. Questa ha sostituito man mano la variante Delta che si presentava come molto più aggressiva.

La variante Omicron invece è molto più contagiosa ma si sta dimostrando meno letale soprattutto per chi è immunizzato con un vaccino.

Da qualche settimana la circolazione del virus è tornata a livelli preoccupanti, soprattutto a causa della sottovariante Omicron 2 che sembra sia più contagiosa e capace di reinfettare anche i soggetti che sono stati già positivi al covid-19.

I vaccini oggi in commercio come quelli prodotti da Moderna e Pfizer si stanno dimostrando comunque efficaci nell’evitare lo sviluppo grave della malattia. E lo dimostra la percentuale di vittime tra i vaccinati decisamente inferiore rispetto a chi invece ha scelto di non vaccinarsi.

Le due aziende farmaceutiche sono al lavoro per rilasciare nel più breve tempo possibile una nuova versione del siero aggiornata anche contro la variante Omicron.

Ma nell’attesa, novità potrebbero arrivare ben presto dalla Spagna dove l’azienda Hipra sta mettendo a punto un nuovo vaccino specifico contro la variante Omicron. Ecco tutto quello che si sa su questo nuovo siero.

Vaccino Omicron: dati incoraggianti

Le prime sperimentazioni del vaccino Omicron prodotto da Hipra sull’uomo fanno ben sperare visto che è stata dimostrata la giusta risposta immunitaria alla variante Omicron ma anche a tutte le sue sottovarianti.

L’Agenzia europea del farmaco ha fatto sapere che valuterà i dati di Hipra non appena saranno disponibili per decidere se i benefici superano i rischi. La revisione proseguirà fino a quando non ci saranno evidenze sufficienti per autorizzare la messa in commercio del siero in tutta sicurezza.

E si tratterebbe davvero di una svolta contro il coronavirus visto che sarà il primo vaccino specificamente creato contro la variante Omicron ormai dominante in tutto il mondo e ritenuta da molti l’ultimo passo verso una svolta endemica.

Il vaccino prodotto da Hipra non sarà usato come primo vaccino ma sarà usato come dose booster, terza o quarta per riportare i livelli di protezione del coronavirus ad alti livelli.

Come funziona il vaccino Omicron di Hipra

Il vaccino Hipra sviluppato dall’azienda omonima spagnola è stato creato partendo appositamente dalla variante Omicron. Nel siero sono presenti due varianti della proteina Spike, quella di cui si serve il coronavirus per infettare le cellule.

La prima versione della proteina prodotta in laboratorio corrisponde a parte della proteina Spike della variante Alfa, l’altra corrisponde a quella della variante Beta. Nel momento in cui ad una persona viene somministrato il vaccino Hipra il sistema immunitario identificherà le due proteine come estranee ed inizierà a produrre gli anticorpi.

Se successivamente la persona risulterà infetta dal coronavirus, il sistema immunitario riconoscerà immediatamente la proteina Spike sul virus e la attaccherà distruggendola.

Nel siero sarà inserito anche un adiuvante, una sostanza capace di rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.

Il funzionamento è simile a quello prodotto da Novavax

Hipra si basa sullo stesso meccanismo del siero prodotto da Novavax che prometteva di convincere anche gli indecisi vista la sua acclamata sicurezza.

Il loro funzionamento è chiamato vaccino proteico perché è basato sulla tecnologia delle proteine ricombinanti. Si tratta della più classiche delle metodologie del vaccino, usata da anni anche per produrre sieri contro altri virus come pertosse, epatite B, meningite, herpes zoster.

Il vaccino proteico è considerato sicuro ed efficace visti i tantissimi anni di sperimentazione. Per questo quando è stato messo in commercio il siero della Novavax si pensava potesse servire a convincere i più titubanti ma alla fine così non è stato e almeno in Italia si è rivelato un vero e proprio flop.

In un mese dall’annuncio del Generale Figliuolo del suo sbarco in Italia con 1 milione e 23 mila dosi, a fine marzo ne sono state usate poco più di 16mila, ovvero l’1,6% del totale.

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