Il primo test d’ingresso si è tenuto nell’Università di Padova, il 29 agosto scorso. Ma è in questi giorni che la fase dei test d’ingresso per i neodiplomati entra effettivamente nel vivo.
Oggi sono impegnati gli aspiranti psicologi e domani sarà la volta degli studenti di medicina veterinaria. Il clou di questa stagione di test si toccherà il 9 settembre quando migliaia di studenti saranno impegnati nei quiz per l’accesso alle lauree di medicina, chirurgia e odontoiatria.
Con l’apertura di questa stagione di test fa il suo debutto anche il tanto discusso bonus maturità, attribuito agli studenti in base al voto di diploma appena ottenuto.
I test d’ingresso
Dopo molte polemiche è scattato il via libera alle prove nazionali di ammissione ai corsi universitari ad eccesso programmato per l’anno accademico 2013/2014. Inizialmente infatti i test per gli studenti che ambivano a frequentare un corso universitario a numero chiuso erano in programma per il mese di luglio. A causa delle polemiche circa il bonus maturità e il carico di studio necessario per il test, il Ministero dell’istruzione ha decretato il suo slittamento a settembre con buona pace dei circa 115mila studenti coinvolti.
La concorrenza per quest’anno sembra spietata; le iscrizioni ai test d’ingresso sono un numero molto maggiore rispetto ai numeri disponibili. Per le facoltà di medicina e di odontoiatria ad esempio, gli iscritti sono circa 84.000 per soli 10.000 posti disponibili su tutto il territorio nazionale.
Il calendario
In alcuni atenei le prove sono già iniziate a fine agosto, ma per la maggior parte delle Università italiane i test si terranno nel corso di questa settimana o al massimo la prossima. Di seguito un breve calendario con le principali date:
- Martedì 3 settembre: test d’ingresso per le facoltà di Veterinaria. I quesiti a cui dovranno rispondere gli aspiranti veterinari sono 60, alcuni di materie specifiche come chimica, fisica e biologia e altre di cultura generale.
- Mercoledì 4 settembre: Test di ingresso per le professioni sanitarie. A differenza della prova per le facoltà di veterinaria redatta dal ministero, in questo caso saranno le varie Università a stabilire singolarmente il profilo della prova.
- Lunedì 9 settembre: Test di ingresso per l’accesso alle facoltà di medicina e chirurgia e odontoiatria. Sono 18.000 in più rispetto allo scorso anno i giovani che si cimenteranno in questo test d’ingresso. Come annunciato dal ministro dell’Università Maria Chiara Carrozza il test sarà composto da un numero minore di domande di cultura generale e più quesiti di biologia e altra materie specifiche.
- Martedì 10 settembre: Test di ingresso per la facoltà di Architettura. In questo caso, i candidati dovranno rispondere a 60 domande: 5 di cultura generale, 25 di ragionamento logico, 12 di storia, 10 di disegno e rappresentazione, 8 di matematica e fisica.
Come informa il ministero tutti i test d’ingresso avranno inizio alle ore 11.00 e dureranno 100 minuti ciascuno.
Bonus maturità
Tra forti polemiche fa il suo ingresso nel mondo universitario anche il cosiddetto "bonus maturità". Il bonus consiste in un punteggio assegnato ai diplomati con un voto compreso tra 80 e 100 e che, fino all’anno scorso, oscillava tra 4 e 10 mentre quest’anno va da 1 a 10 sul totale di 90 punti ottenibili nei test.
Il ministro Maria Chiara Carrozza, nel corso delle polemiche estive spiegava:
Il nuovo decreto ministeriale punta a mitigare quelle che sono state ritenute delle criticità, disparità regionali, diversi sistemi socio-culturali e programmi didattici che non permettono uniformità di giudizio con evidenti e pesanti conseguenze sul voto finale, ma non può intervenire in radice in quanto vincolati dall’attuazione del decreto legislativo n.21 del 2008
Il ministero ha tentato di limare i criteri di assegnazione del bonus al fine "di garantire un sistema di accesso ai corsi a numero programmato equilibrato”. Il risultato però non è stato soddisfacente e non è riuscito a placare le perplessità circa l’iniquità del metodo di assegnamento dei punti.
Il bonus verrà attribuito esclusivamente ai candidati che abbiano ottenuto un voto di maturità almeno pari a 80/100 e non inferiore all’80% dei propri compagni di classe.
Secondo coloro che criticano tale metodo questo creerebbe delle evidenti ingiustizie non solo tra regione e regione, ma anche tra una classe e l’altra dello stesso istituto.
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