Ultime notizie pensioni: in arrivo un disegno di legge per la pensione anticipata a 64 anni? In attesa dei decreti attuativi sulla riforma delle pensioni ecco tutte le novità.
Le ultime notizie sulle pensioni riguardano la possibile approvazione da parte del Parlamento di un disegno di legge che consentirebbe ai lavoratori di andare in pensione anticipata a 64 anni.
Se sul fronte dei decreti attuativi per il momento tutto tace, e Ape, Ape sociale e Quota 41 rimangono per ora appese al filo, si apre una nuova possibilità di uscita anticipata.
Si tratta del disegno di legge 4196, presentato dall’Onorevole Marialuisa Gnecchi, al momento in discussione presso la Commissione Lavoro della Camera.
Il disegno di legge, nello specifico, propone di modificare la Legge Fornero e, in particolare, il comma 15 bis dell’articolo 24 della stessa.
Di seguito tutte le ultime novità sulla pensione anticipata.
Ultime notizie pensioni: pensione anticipata a 64 anni? Ecco il testo
Oltre alle misure di pensione anticipata introdotte con la riforma delle pensioni, si aprono nuove possibilità di uscita anticipata per i lavoratori in attesa di notizie sul settore previdenziale.
Secondo le ultime notizie, infatti, sarebbe al vaglio della Commissione Lavoro della Camera un disegno di legge che consentirebbe di andare in pensione anticipata a 64 anni.
In particolare il provvedimento si propone di estendere anche ai lavoratori del settore privato la possibilità di uscire a 64 anni, in deroga a quanto previsto dalla Legge Fornero.
Chi potrebbe usufruire della possibilità di pensione anticipata a 64 anni?
Di seguito il testo del disegno di legge:
"In via eccezionale, per gli assicurati le cui pensioni sono liquidate a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive della medesima:
a) i lavoratori che abbiano maturato un’anzianità contributiva, comprensiva di contributi da riscatto e figurativi, di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 e che, senza l’applicazione delle modifiche al regime di accesso al trattamento pensionistico introdotte dal presente decreto, avrebbero maturato entro la medesima data i requisiti per il trattamento pensionistico ai sensi della tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243, possono conseguire il trattamento della pensione anticipata al compimento di un’età non inferiore a 64 anni;
b) le lavoratrici possono conseguire il trattamento di vecchiaia, oltre che, se più favorevole, ai sensi del comma 6, lettera a):
1) con un’età non inferiore a 64 anni, qualora abbiano maturato entro il 31 dicembre 2012 un’anzianità contributiva di almeno 20 anni, comprensiva di contributi da riscatto e figurativi;
2) con 15 anni di contributi, qualora si tratti di lavoratrici rientranti nelle deroghe previste dall’articolo 2, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, che alla medesima data del 31 dicembre 2012 abbiano compiuto un’età non inferiore a 60 anni;
c) nei casi di cui alle lettere a) e b), il trattamento pensionistico decorre dal mese successivo al compimento del sessantaquattresimo anno di età anche qualora la domanda di pensione sia stata presentata successivamente".
Ultime notizie pensioni: Ape, Ape sociale e Quota 41, le novità
Sempre sul fronte della pensione anticipata, per il momento tutto tace per quanto riguarda i decreti attuativi che dovrebbero rendere effettive l’Ape, l’Ape sociale e la Quota 41.
I tempi stringono e il 1° maggio, data di partenza delle misure, è ormai alle porte.
Nonostante le costanti rassicurazioni da parte del Governo, persiste un certo clima di diffidenza e scetticismo attorno alle novità introdotte con la riforma delle pensioni.
A proposito dell’Ape sociale, una delle misure più attese, è intervenuta anche Morena Piccinini, presidente dell’Inca, che ha sottolineato come non sarà facile accedere alla misura, mettendo in evidenza le difficoltà che potrebbero essere riscontrate sia dai lavoratori che dai patronati.
Lavoratori e patronati avranno infatti a disposizione circa due mesi per effettuare le verifiche dei requisiti, completare l’iter procedurale e ottenere la certificazione da parte dell’Inps. Il tutto rimanendo nell’ambito dei limiti di spesa predisposti per il 2017.
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