Ue, l’Italia ora è fra le più lente a vaccinare

Mario D’Angelo

06/04/2021

25/05/2021 - 13:07

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All’inizio della campagna vaccinale, l’Italia aveva fatto parlare di sé per essere la più veloce in Europa a somministrare le dosi. Adesso è nella metà più lenta dell’Unione.

Ue, l’Italia ora è fra le più lente a vaccinare

La campagna vaccinale procede a rilento in Europa: questo è noto. Ma, nello specifico, quanto l’Ue è indietro nella vaccinazione delle categorie più esposte, ovvero Over 80 e personale sanitario? E il problema sono i ritardi nelle consegne o la lentezza organizzativa delle vaccinazioni? Probabilmente entrambi, ma secondo la Commissione Europea il piatto della bilancia pende più sul secondo tema.

Lo ha reso noto lo stesso Esecutivo comunitario in una nota da cui emerge che l’Italia non è più fra i Paesi più veloci nella somministrazione.

Nel frattempo, alla lentezza della campagna si aggiungono ulteriori ritardi e giudizi delle agenzie del farmaco sui vaccini già autorizzati. AstraZeneca, su cui pende un nuovo parere dell’Ema circa i casi di trombosi, ha appena annunciato che rinvierà il 50% delle dosi in consegna il 14 aprile all’Italia. Le dosi mancanti arriveranno insieme alle consegne previste per il 16 e il 23 aprile.

Quanto sono indietro Italia e Ue nella vaccinazione degli Over 80

La questione della vaccinazione degli Over 80 è particolarmente stringente in Italia. L’intenzione del Governo Draghi, infatti, è quella di consentire graduali riaperture soltanto dopo che sarà completata la vaccinazione delle fasce più anziane della popolazione.

In Consiglio dei Ministri, secondo le ultime indiscrezioni, si parla di vaccinare il 100% degli Over 70 prima di istituire nuovamente la zona gialla.

Al momento l’Italia e il resto dell’Ue sono parecchio indietro sulla tabella. Al momento, soltanto il 56,5% della popolazione italiana più anziana è stata vaccinata, con il 29,7% che ha già ricevuto il richiamo. Un dato simile a quello della Francia, di poco più avanti sulle prime dosi (59,8%).

I Paesi più veloci sono Malta (95,8%) e Svezia (87,7%), mentre le percentuali più basse si trovano in Bulgaria (5,1%) e Lettonia (17,4%).

Obiettivo della Commissione era vaccinare l’80% degli europei Over 80 entro marzo, ma la percentuale media si attesta intorno al 60%.

Vaccini, Commissione: coprono l’80% delle categorie esposte

Entro la fine della scorsa settimana sono state consegnate 107 milioni di dosi di vaccino agli Stati membri. In termini di consegne, questo numero ha il potenziale per coprire l’80% degli operatori sanitari e delle persone di età superiore agli 80 anni, circa 28 milioni di persone”, ha spiegato un portavoce della Commissione. In teoria, dunque, il 24% di dosi in Italia rimangono ancora utilizzate.

Negli ultimi tempo, l’Esecutivo comunitario è stato oggetto di critiche per presunti errori sui contratti con le case farmaceutiche. Con il comunicato di oggi, probabilmente, Bruxelles intende riportare l’attenzione sulla necessità di lasciare da parte le polemiche e tornare a concentrarsi sull’organizzazione della macchina delle vaccinazioni.

La Commissione fa sapere di essere fiduciosa “che le vaccinazioni aumenteranno presto in tutti gli Stati membri e che possiamo raggiungere il nostro obiettivo generale di vaccinare completamente il 70% della popolazione adulta entro l’estate”.

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