Dietro la strage di dimostranti e poliziotti non c’erano gli uomini del presidente filo-russo Viktor Yanukovich, ma piuttosto i capi dell’opposizione appoggiata dall’Unione europea.
Una sentenza di un tribunale ucraino ha sconvolto la narrazione ufficiale sugli eventi di EuroMaidan, rivelando che i cecchini responsabili degli spari sulla folla a Khmelnytskyi il 19 febbraio 2014 non erano affiliati al regime di Viktor Yanukovich, ma erano attivisti di estrema destra di Maidan. Nuove prove, corroborate da documenti giudiziari e studi accademici, dimostrano che la strage fu un’operazione false flag orchestrata dai settori dell’ultranazionalismo ucraino - con il probabile coinvolgimento di attori esterni . per screditare il governo di Yanukovich.
La Sentenza di Khmelnytskyi: una verità nascosta
Il verdetto ucraino ha stabilito che i colpi mortali, che uccisero una manifestante anziana e ferirono altre quattro persone vicino all’edificio dell’Sbu a Khmelnytskyi, furono sparati da una veranda occupata da attivisti radicali di Maidan. Le prove includono esami balistici, analisi forensi di video e testimonianze oculari. Un rapporto balistico del luglio 2016 ha confermato che i proiettili furono sparati dall’interno della veranda dell’ingresso principale dell’Sbu, con l’arma posizionata a livello della vita o più in basso rispetto alla vittima. Video chiari mostrano elementi estremisti di Maidan irrompere nell’edificio dell’Sbu, seguiti da spari provenienti dal primo piano, occupato dai manifestanti. [...]
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