Ucraina come la Corea? Il «piano B» di Putin

Riccardo Lozzi

28 Marzo 2022 - 11:23

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Dopo gli ostacoli economici e militari, Putin potrebbe ripiegare su un piano B per la guerra in Ucraina. Ecco cosa prevede lo scenario coreano.

Ucraina come la Corea? Il «piano B» di Putin

La guerra in Ucraina non sta andando come Vladimir Putin e il suo entourage si sarebbero aspettati quando hanno iniziato l’invasione.

La Russia, infatti, sembra pagare sul terreno militare la resistenza del popolo ucraino e, al tempo stesso, un costo economico più grave del previsto a causa delle sanzioni decise dall’Occidente nell’ultimo mese.

La somma di queste ragioni potrebbe portare il Cremlino a rivedere i suoi obiettivi e ripiegare su un piano B che escluda la presa di Kiev e il rovesciamento del presidente Volodymyr Zelensky.

Come ha affermato il capo dell’Intelligence del ministero della Difesa ucraina, Kyrylo Budanov, Putin potrebbe ora puntare a trasformare l’Ucraina in una nuova Corea, cui demarcazione non sarebbe tra Nord e Sud, ma bensì tra Est e Ovest.

Ucraina come la Corea?

Il modello coreano, con la separazione della penisola, è stato stabilito dopo il cessate il fuoco siglato nel 1953 a Panmunjeom. Dopo 3 anni di guerra tra gli schieramenti della Corea del Nord e della Corea del Sud, fu stabilita una Zona Demilitarizzata lungo il 38° parallelo nord, larga 4 chilometri e lunga 248, in funzione ancora oggi.

L’armistizio firmato oltre 70 anni fa non è mai sfociato in un accordo di Pace. Motivo per cui Seul e Pyongyang anche attualmente rimangono ufficialmente in guerra. Tuttavia, in seguito all’accordo, non si sono registrati più scontri a fuoco tra le due parti.

Un segnale che si potrebbe andare verso tale direzione è riscontrabile anche dalle comunicazioni interne dell’esercito russo, che al momento si starebbe concentrando sulla zona orientale dell’Ucraina, intensificando la propria azione militare nel Donbass.

Il generale Budanov ha rivelato come, secondo quanto raccolto dalle sue fonti, le forze occupanti proveranno a unire questi territori facendoli confluire in un’entità parastatale pronta a opporsi al Governo centrale di Kiev.

Ecco cosa prevede il piano B di Putin

In queste aree si potrebbe procedere a dei referendum simili a quello che ha avuto luogo in Crimea nel 2014, in seguito alla precedente invasione russa. Anche se questo non è stato riconosciuto ufficialmente da gran parte della comunità internazionale, è servito di certo per ridurre la tensione tra Russia e Occidente, almeno sul campo e per un po’ di tempo.

Nelle ultime ore Zelensky, in un’intervista rilasciata a 4 giornalisti russi, ora disponibile su YouTube dopo che il Governo di Mosca ne aveva bloccato la diffusione, ha riproposto al suo omologo Putin di ritrovarsi per avviare le trattative di Pace.

Nel corso del colloquio, il presidente ucraino è sembrato disponibile nel trovare un compromesso su Donbass e Crimea.

Rimane da capire se si procederà al riconoscimento di uno status speciale per questi territori, oppure, come seconda opzione, si assisterà allo scenario coreano, con la divisione tra Ucraina Ovest e Ucraina Est.

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