Non solo Ucraina, anche l’Albania presto nell’Ue? Così Bruxelles vuole arginare la Russia

Alessandro Cipolla

21/04/2022

21/04/2022 - 10:52

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L’Ucraina presto potrebbe entrare nel novero dei Paesi candidati a entrare a far parte dell’Unione europea, ma Bruxelles starebbe accelerando anche sull’ingresso di Albania e Macedonia del Nord il tutto in un’ottica anti-Russia.

Non solo Ucraina, anche l’Albania presto nell’Ue? Così Bruxelles vuole arginare la Russia

Si fa più in discesa la strada che dovrebbe portare l’Ucraina a entrare a far parte dell’Unione europea, ma presto Bruxelles potrebbe accogliere anche due altri Paesi: Albania e Macedonia del Nord.

Dopo lo scoppio della guerra, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato il cambio di strategia di Kiev: niente più adesione alla Nato ma all in sull’ingresso nell’Unione europea.

L’Ucraina così ha presentato la sua domanda di ammissione, con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in visita proprio a Kiev che ha annunciato come entro giungo Volodymyr Zelensky riceverà una prima risposta.

Presto di conseguenza l’Ucraina potrebbe diventare un Paese candidato a entrare nella famiglia dell’Unione europea, sperando poi che Bruxelles vista la situazione acceleri nell’iter e chiuda un occhio sulle lacune della domanda di ammissione presentata.

Lo scopo sarebbe quello di creare una sorta di cerniera anti-Russia a Est anche con l’ingresso nell’Ue di Albania e Macedonia del Nord, ma non sarà facile vincere le resistenze di alcuni Stati membri che non sarebbero del tutto convinti di questa strategia.

Anche l’Albania nell’Unione europea?

Da anni l’Albania e la Macedonia del Nord fanno parte del club dei Paesi candidati, con la guerra in Ucraina che ha riportato in auge i loro dossier che sostanzialmente sono fermi da diverso tempo.

In tutta fretta adesso a Bruxelles la commissione Affari esteri ha approvato, a larga maggioranza, un testo che impegnerebbe gli Stati membri a dare il loro nulla osta all’inizio dei negoziati.

Nel rapporto approvato si chiede di “valutare criticamente le implicazioni di sicurezza storicamente importanti per la stabilità e l’unità nel continente europeo e nei Balcani occidentali nel contesto dell’aggressione russa contro l’Ucraina”.

Così l’Albania che dal 2014 è un Paese candidato a entrare a far parte dell’Unione europea, presto potrebbe vedere sbloccata la sua situazione tanto che Isabel Santos, la relatrice del testo, ha spiegato che Tirana “rimane un partner strategico pienamente affidabile e impegnato, continua a portare avanti le riforme fondamentali relative all’Unione e soddisfa e mantiene le condizioni per l’avvio dei colloqui di adesione”.

Basterà la guerra e la necessità di rafforzare l’argine anti-russo per dare l’accelerata decisiva per l’ingresso dell’Albania e della Macedonia del Nord, oltre che dell’Ucraina, nell’Unione europea?

Probabilmente no, visto che non tutti gli Stati membri sembrerebbero essere entusiasti di spostare ulteriormente il baricentro dell’Unione verso Est. Soprattutto Francia e Germania avrebbero il timore di perdere la loro centralità tutto a vantaggio del blocco di Visegrad.

Il sentore è che tutto dipenderà da come si svilupperà la guerra visto che, al momento, ancora non è ipotizzabile quale possa essere lo scenario futuro di una Europa che sembrerebbe essere tornata indietro a delle logiche novecentesche che si credeva fossero state definitivamente archiviate.

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