USA: le trattative sul tetto al debito fanno bene al Dollaro, ma manca l’accordo

Federica Agostini

11 Ottobre 2013 - 16:38

Le trattative in corso tra Repubblicani e Democratici in cerca di un accordo sul tetto al debito fanno bene al Dollaro e ai mercati finanziari, ma una soluzione definitiva non è ancora stata trovata.

USA: le trattative sul tetto al debito fanno bene al Dollaro, ma manca l’accordo

Dopo oltre una settimana di tentativi fallimentari, sembrerebbe che negli Stati Uniti Repubblicani e Democratici abbiano finalmente trovato il modo di conseguire qualche progresso nelle trattative sul tetto al debito.

Al centro del dibattito, come molti sanno, c’è la questione Obamacare. In sostanza: i Repubblicani vogliono posticipare i benefici previsti dalla riforma sanitaria, mentre il Senato in mano ai Democratici continua a rifiutare proposte del genere. Il mancato accordo tra Repubblicani e Democratici ha già portato il governo federale a dover dichiarare lo shutdown, la chiusura forzata. Ma il problema più grande deve ancora essere risolto.

Lo spettro del default

Secondo le proiezioni, infatti, se entro giovedì 17 ottobre la classe dirigente USA non avrà trovato un accordo sul tetto al debito, questo costringerà gli Stati Uniti a dichiarare default per la prima volta nella storia.

Ieri alla Casa Bianca si sono svolti incontri chiave. Guidati da John Bohener, i legislatori hanno rapidamente avviato la messa a punto di una proposta che aumenti l’autorità del Tesoro nel prendere in prestito il denaro necessario a pagare le obbligazioni di debito fino al 22 novembre.

In cambio, i Repubblicani chiedono ad Obama di impegnarsi in un accordo per un piano di riduzione del deficit sul lungo termine. Sebbene al momento Obama non abbia detto né sì, né no, il fatto che Repubblicani e Democratici stiano lavorando ad una trattativa ha permesso ai mercati di tirare un sospiro di sollievo.

L’effetto sui mercati finanziari

Infatti, nonostante l’assenza di un piano risolutivo definito, le borse di tutto il mondo hanno viaggiato su una nota positiva. L’indice Nikkei è salito del 1.12%, il FTSE 100 ha chiuso la giornata al rialzo del 1.46% e lo S&P 500 ha chiuso con il 2.8% di guadagno.

Anche sul mercato Forex questo generale miglioramento ha avuto effetti sulle major e sulla propensione al rischio. In particolare, il cambio USD/JPY ha chiuso al di sopra della zona chiave 98.00 e anche gli altri cross con lo Yen (EUR/JPY; AUD/JPY; GBP/JPY) hanno registrato guadagni.

Anche se un accordo definitivo non è stato ancora raggiunto, ora sappiamo che qualsiasi sviluppo sulla questione debt ceiling porta ad una risposta positiva sul mercato. Dopo una price action piuttosto contenuta nelle ultime due settimane, possiamo facilmente aspettarci risposte più significative nei prossimi giorni ad eventuali news sugli sviluppi delle trattative o, meglio ancora, su un eventuale accordo definitivo tra Repubblicani e Democratici.

Traduzione da Babypips: Let the Debt Ceiling Negotiations Begin!

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