USA, allarme debito pubblico: nuovo record deficit/PIL

Riccardo Lozzi

09/10/2020

09/10/2020 - 17:55

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Il rapporto deficit/PIL al 102% negli Stati Uniti, mai così alto dal 1946. Il report del Congressional Budget Office.

USA, allarme debito pubblico: nuovo record deficit/PIL

Record per il debito pubblico degli Stati Uniti che ora vale più della propria economia. Secondo le stime, per la prima volta dal 1946, a causa delle politiche economiche messe in campo per contrastare la crisi economica legata al Covid-19, il rapporto deficit/PIL supererà il 100% raggiungendo quota 102%.

La stima arriva dal report pubblicato dal Congressional Budget Office che mostra come per il 2020 il debito del bilancio federale è stato di 3,1 trilioni di dollari, con un disavanzo del 15,2% in rapporto al Prodotto Interno Lordo osservato nello stesso lasso di tempo.

Nonostante si tratti del quinto anno consecutivo in cui si assiste ad un suo aumento, il deficit ha triplicato il valore rispetto al 2019 e una percentuale del genere non veniva registrata dal 1945.

USA, allarme debito pubblico

Allo stato attuale però questi numeri non sembrano preoccupare più di tanto i vertici economici statunitensi, tanto che il presidente della Federal Reserve, interpellato sull’argomento, ha dichiarato che non è il momento di dare troppa attenzione a questo genere di problemi.

Tuttavia, come più di un analista ha affermato, il rischio è quello di trovarsi al termine della pandemia con un debito insostenibile, il quale potrebbe limitare nel futuro le azioni del governo per far fronte a nuovi problemi economici.

Molti osservatori temono il pericolo di una crisi fiscale nel prossimo futuro, che potrebbe costare cara in termini di tagli sui servizi pubblici americani.

Record deficit/PIL contro il coronvirus

Infatti, il piano di investimenti pubblici già stanziato per combattere gli effetti del coronavirus sull’economia interna, pari a 4 trilioni di dollari, potrebbe essere il primo di una lunga serie.

Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori aumenti della spesa pubblica per ricostruire il sistema produttivo che, come negli altri Paesi, sta subendo la più grave crisi dal dopoguerra.

Se non si tornasse ai livelli pre-crisi, il pagamento dei tassi di interesse sui titoli di stato, i quali al momento restano sotto controllo, potrebbero consumare una fetta sempre più grande del bilancio federale.

Pericoli di una crisi fiscale negli Stati Uniti

Quello del debito pubblico e della sua influenza sulle politiche economiche dello Stato è un argomento che in Italia conosciamo molto bene, essendo il nostro tra i più alti del mondo.

Proprio negli scorsi giorni, come riportato nella Nadef approvata dal governo Conte, è stata registrata un’impennata di oltre 23 punti dal 2019, andando a raggiungere la percentuale sul PIL del 158%.

Tuttavia, nonostante il rapporto percentuale sia inferiore, il prezzo che gli Stati Uniti potrebbero pagare sarebbe più alto rispetto al nostro Paese, anche perché la principale rivale economica del pianeta, ovvero la Cina, ne detiene una parte consistente.

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