Sgarbo a Macron, l’UE boccia la commissaria francese al Mercato Interno

Alessandro Cipolla

10 Ottobre 2019 - 16:11

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La commissione parlamentare di competenza ha bocciato la nomina della francese Sylvie Goulard, indicata da Emmanuel Macron, alla quale inizialmente erano state date le pesanti deleghe al Mercato Interno e alla Difesa.

Sgarbo a Macron, l’UE boccia la commissaria francese al Mercato Interno

La bocciatura è stata netta e di certo non inattesa, ma la stroncatura da parte della commissione parlamentare competente alla aspirante commissaria francese Sylvie Goulard difficilmente avrà fatto piacere all’Eliseo.

Era stato infatti proprio Emmanuel Macron a indicare la Goulard come il commissario spettante alla Francia, ma a pesare sul suo stop sono le vicende giudiziarie riguardanti un presunto uso distorto dei fondi dell’Europarlamento.

Contro di lei che era stata designata al delicato portafoglio del Mercato Unico e della Difesa, c’è stato il voto a favore nella commissione di competenza soltanto di una parte dei Socialisti e dei Liberali, guidati proprio da Macron, mentre contro si sono espressi tutti gli altri gruppi compresi i Popolari della Merkel.

La Francia adesso dovrà indicare un nuovo commissario al posto della Goulard, con questo avvicendamento che potrebbe portare allo slittamento della votazione dell’Europarlamento sulla prossima Commissione Europea guidata dalla presidente Ursula von der Leyen.

Commissione: stop alla commissaria della Francia

Nella lunga e machiavellica trattativa per le nomine della governance dell’Unione che si è svolta lo scorso luglio, uno dei vincitori alla fine è senza dubbio stato Emmanuel Macron.

Il presidente francese durante il Consiglio Europeo era riuscito a piazzare la connazionale Christine Lagarde come nuova presidente della BCE al posto di Mario Draghi, ottenendo con Sylvie Goulard anche l’importante portafoglio al Mercato Interno e alla Difesa.

Attualmente la Goulard, che è già stata commissario durante la presidenza Prodi, è sotto inchiesta con l’accusa di aver remunerato in maniera non consentita un suo assistente con dei fondi dell’Europarlamento.

Inoltre ci sarebbe anche un possibile conflitto di interesse, visto che in passato ha lavorato come consulente per il think thank dell’investitore miliardario Nicolas Berggruen.

Una somma di circostanze che hanno portato alla bocciatura da parte della commissione parlamentare, con i No che sono stati ben 82 contro i soli 29 pareri favorevoli di Liberali e alcuni Socialisti.

Visto che sarebbero anche altri i commissari a rischio di uno stop, a questo punto potrebbe anche slittare la votazione finale sulla Commissione Europea, in teoria prevista il 23 ottobre.

Bisognerà capire poi come reagirà Emmanuel Macron a questa sorta di smacco ricevuto da Bruxelles, visto che in teoria nel voto della plenaria è in gioco la presidenza anche di Ursula von der Leyen che non gode di una maggioranza ampia a suo sostegno.

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