Tsunami Tour: Grillo attacca i sindacati. Le reazioni di CGIL, CISL, UIL

Piero Capello

19/01/2013

Tsunami Tour: Grillo attacca i sindacati. Le reazioni di CGIL, CISL, UIL

Che Grillo non le mandasse a dire, si sapeva. Basta ricordare come aveva definito Monti (“Ritardato politico”) o le ultime polemiche con Santoro.
Ma lo Tsunami Tour sembra destinato a riservarci nuovi attacchi.
Nessuno è al sicuro dalla furia del "Generale" a cinque stellette.
Nemmeno i sindacati.
A Brindisi, durante un comizio, l’ormai ex comico Grillo ha usato parole dure contro le associazioni sindacali.
Le reazioni di CGIL, CISL e UIL non si sono lasciate attendere.

La furia di Grillo riassunta in 5... punti

Sul palco Grillo è come al solito un fiume in piena.
Vuole “uno stato con le Palle” grida a una folla acclamante.

  • Grillo, cioè, vuole uno stato che sia in grado di proteggere la propria economia interna, ponendo dazi sui prodotti esteri (il leader del MoVimento Cinque Stelle fa riferimento esplicitamente ai “cinesi”), anche garantendo più controlli per il made in Italy: la certificazione dovrebbe essere riservata alle imprese che producono interamente in Italia.
  • Propone provocatoriamente una banca di stato presieduta “ad onorem” dal Presidente della Repubblica. Il nuovo ente dovrà concentrare maggiori sforzi nell’erogazione del microcredito.
  • Più forza al potere referendario.
    Il comico si riferisce alla questione del Mali: dovrebbe essere un referendum a sancire la posizione dell’Italia.
    Grillo accenna inoltre all’articolo 11 della Costituzione per ribadire la propria contrarietà alla partecipazione dell’Italia all’intervento francese in Mali.
  • Basta morire di lavoro.
    Grillo propone due anni di reddito di cittadinanza ai giovani per trovarsi un impiego e una riforma del collocamento: se si viene chiamati e si rifiuta l’offerta di lavoro, si perde il sussidio.
  • Infine Grillo rivendica il peso politico ormai raggiunto dal MoVimento Cinque Stelle: il comico prevede che, se il movimento non andrà al governo, ci saranno gravi problemi di instabilità che ne causerebbero il crollo in meno di un anno.
    C’è poi il problema degli estremisti: solo la presenza del suo partito potrebbe contribuire ad arginarli.

L’attacco ai sindacati

La proposta di eliminare i sindacati è senza dubbio la più provocatoria che il comico ha lanciato dal palco durante la tappa brindisina dello Tsunami Tour.
Perché si dovrebbero eliminare i sindacati, che rappresentano un baluardo in difesa dei lavoratori, si potrebbe chiedere il lettore.
Perché sono ormai inutili: i sindacati rappresentano le vestigia smesse dell’ormai decadente struttura partitocratica, si potrebbe rispondere, parafrasando le parole ben più dirette di Grillo.
Inutile dire che quest’affermazione ha generato un’onda anomala di risposta da parte dei sindacalisti, che non ci stanno a lasciarsi investire imbellemente dallo Tsunami Grillo.

La risposta delle sigle sindacali

Le principali associazioni sindacali hanno risposto alle accuse grilline a stretto giro di posta, ribadendo il fondamento democratico della loro funzione.

  • CGIL: drastica la risposta del sindacato della Camusso: in Italia 12 milioni di persone credono nei sindacati. Forse Grillo si è avvicinato troppo alle tesi di CasaPound e mira allo sterminio di massa, si chiedono gli esponenti della CGIL.
  • CISL: il segretario Bonanni replica deciso alle accuse di Grillo, che avrebbe indossato gli “stivaloni” per la campagna elettorale.
    Un chiaro richiamo al fascismo, dunque, da ricondursi oltre che alle recenti affermazioni di grillo contro i sindacati, anche alla sua apertura verso CasaPound.
    La Piazza non potrà mai sostenere per i lavoratori gli sforzi e le battaglie che i sindacati affrontano quotidianamente, ha proseguito Bonanni.
  • UGL: niente di nuovo sotto il sole, avrebbe constatato Giovanni Centrella. Le idee espresse da Grillo non rappresentano di certo una novità né sono frutto della sua indole antipolitica.
    Si tratterebbe solo di propaganda: secondo il segretario generale dell’UGL, Grillo starebbe diventando come tutti i politici che attaccano i sindacati nel momento in cui hanno bisogno di un capro espiatorio da immolare alla Piazza.
  • Uil: Luigi Angeletti la butta sull’ironia. Nessun problema, i sindacati non si opporranno alla loro cancellazione, ma solo dopo che le proprietà delle imprese saranno trasferite in toto ai lavoratori: questo rappresenterebbe il solo presupposto che potrebbe portare alla realizzazione delle idee di Grillo.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it