Trump ha iniziato un guerra commerciale con la Cina?

C. G.

23 Gennaio 2018 - 16:08

I rapporti Trump-Cina tornano a far discutere: il presidente USA ha imposto nuovi dazi che hanno fatto insorgere sia Pechino che la Corea del Sud. È guerra commerciale?

Trump ha iniziato un guerra commerciale con la Cina?

I rapporti fra Donald Trump e la Cina tornano ad infiammare il dibatto internazionale.

Qualche ora fa il presidente USA ha comunicato la sua intenzione di introdurre nuovi dazi sulle importazioni di pannelli solari e lavatrici, provocando l’immediata reazione della stessa Cina ma anche quella della Corea del Sud.

L’ultima mossa di Trump rischia di ripercuotersi in maniera non indifferente sulle relazioni con i partner commerciali degli Stati Uniti.

Ai primi 1,2 milioni di lavatrici importate sarà imposto un dazio del 20%, mentre alle successive uno del 50% - dal terzo anno i dazi scenderanno rispettivamente al 16% e al 40%. Sui pannelli solari, invece, le tasse arriveranno fino 30% e scenderanno al 15% da quarto anno in poi.

Il perché dei dazi

L’amministrazione USA ha giustificato l’introduzione di tali nuovi dazi sull’import con la necessità di rispettare la produzione nazionale. In altre parole, Trump ha scelto di proteggere le società statunitensi dalle importazioni a basso costo.

Eppure la maggior parte dei beni colpiti dalle nuove tariffe proviene principalmente dai due Paesi citati, a lungo criticati dallo stesso Trump sin dai tempi dalla campagna elettorale. Per questo motivo la mossa ha avuto tutto il sapore di una guerra commerciale mascherata.

La reazione di Cina e Corea del Sud

Dalla Cina, più precisamente dall’Ufficio indagini commerciali del ministero, Wang Hejun ha definito l’imposizione dei dazi come un abuso dei rimedi commerciali.

Dalla Corea del Sud, invece, il ministro del Commercio Kim Hyun-chong ha parlato di decisioni eccessive, in apparenza contrastanti con le disposizioni del WTO. È proprio all’Organizzazione che Seul farà ricorso contro le misure imposte da Trump.

“Il governo USA ha preso iniziative guardando più alla politica interna che al rispetto delle leggi internazionali,”

ha tuonato Kim.

Parole di disappunto e delusione sono giunte anche da colossi internazionali quali Samsung e LG.

A lamentarsi dei dazi e del clima di guerra commericiale, però, sono stati anche gli stessi Stati Uniti: l’Associazione dell’Industria per l’Energia Solare ha parlato di circa 23.000 posti di lavoro perduti e di miliardi di dollari in investimenti buttati all’aria.

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