Trump sfida Putin: gli Usa rompono l’accordo sulle armi nucleari siglato con la Russia

Alessandro Cipolla

1 Febbraio 2019 - 09:44

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Gli Stati Uniti usciranno dal Trattato Inf sulle armi nucleari siglato con la Russia nel 1987. Trump: “Mosca ha violato l’accordo, non saremo gli unici a rispettarlo”.

Trump sfida Putin: gli Usa rompono l’accordo sulle armi nucleari siglato con la Russia

La Russia ha violato l’accordo, lo violano da molti anni, non lasceremo che violino un accordo nucleare facendo armi mentre a noi non ci è permesso”. Con la crisi in Venezuela che si fa sempre più pesante, i rapporti tra le due superpotenze si fanno adesso sempre più tesi.

Non ha dubbi infatti Donald Trump in merito al Trattato Inf sulle armi nucleari firmato nel 1987 tra Stati Uniti e Russia: Mosca ha spesso violato questo accordo, quindi per gli Usa non ha più senso rimanere nel patto.

A nulla sono serviti gli ultimi negoziati tra le due delegazioni, con Washington che il 2 febbraio uscirà da un Trattato che, sancendo uno stop alle armi nucleari a raggio intermedio installate in Europa, era stato uno dei principali passi per la fine della Guerra Fredda.

Il Trattato Inf sulle armi nucleari

Per capire l’importanza di questo accordo è bene fare un passo indietro fino alla fine degli anni ‘70, quando avvenne la cosiddetta “crisi degli euromissili” con la Guerra Fredda che coinvolse anche i paesi europei.

Regni Unito, la Repubblica Federale di Germania e l’Italia erano infatti spaventati dalla presenza nel continente di missili nucleari russi a medio raggio (gli SS-20) che avrebbero potuto colpire i paesi.

Alla fine la NATO decise di installare anch’essa in Europa i missili americani IRBM Pershing-2 e i cruise da crociera BGM-109 Tomahawk. Questa situazione provocò delle forti tensioni tra Stati Uniti e Russia.

Dopo dei lunghi negoziati nel 1987 si arrivò finalmente alla firma del Trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), siglato a Washington dai presidenti Ronald Reagan e Michail Gorbačëv.

Grazie all’accordo vennero così distrutti 2.692 missili, rispettivamente 846 americani e 1.846 russi. Nel processo di disgelo tra Washington e Mosca, questo Trattato quindi è da sempre considerato come uno dei momenti fondamentali.

Lo strappo di Trump

Dopo più di trent’anni ecco che il Trattato adesso sta per essere stracciato, con gli Stati Uniti pronti a sfilarsi anche se poi passeranno sei mesi, con le diplomazie a lavoro, prima che la decisione diventi effettiva.

Donald Trump a riguardo non sembrerebbe però essere intenzionato a dei ripensamenti. Per il tycoon la Russia in questi anni ha continuamente violato l’accordo, quindi non c’è motivo per cui gli Stati Uniti debbano continuare a rispettarlo.

Per il Cremlino questa decisione è stata definita “molto pericolosa”, visto che potrebbe portare a una ripresa della corsa agli armamenti nucleari in teoria stoppata dall’accordo tra i due paesi del 1987.

“La Russia non ha aderito all’accordo, quindi abbiamo intenzione di chiudere l’accordo e svilupperemo le armi - ha aggiunto Trump - Se diventassimo intelligenti e se gli altri diventassero intelligenti e dicessero non sviluppiamo queste orribili armi nucleari, ne sarei estremamente felice”.

Se quindi i negoziati tra i due paesi non dovessero andare a buon fine e il Trattato dovesse diventare di conseguenza carta straccia, gli Stati Uniti secondo il The Guardian sarebbero pronti a sviluppare nuove armi nucleari.

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