La Tobin Tax da ieri è divenuta realtà. La tassa sulle azioni e derivati (per approfondimenti leggi Dividend yeld 2013: energia, tlc, utilities. Ecco i titoli a più alto rendimento) è stata decisa dai ministri delle finanze dell’UE, i quali hanno dato via libera alla cooperazione rafforzata in questa materia in Italia e altri 11 paesi per frenare la speculazione. La Tobix Tax, definita “una pietra miliare” da Algirdas Semeta, commissario UE alla tassazione, secondo il ministro dell’Economia Grilli assicurerà la ripresa economica, grazie ad un gettito di 1 miliardo di euro. Tuttavia, c’è già chi alza la bandiera delle accuse: la tassa sulle transazioni è democratica?
Pagamento ed esenzioni
La Tobin Tax è stabilita nelle seguenti misure:
- tassazione dello 0,12% sul valore transato nei mercati regolamentati (nel 2014 calerà fino allo 0,1%);
- tassazione dello 0,22% sulle operazioni "over the counter" fuori dai suddetti mercati (nel 2014 scenderà fino allo 0,2%).
L’introduzione della Tobin Tax avverà in due fasi:
- dal primo Marzo 2013 colpirà i titoli azionari;
- dal primo Luglio 2013 impatterà sull’operatività sui derivati. In questo caso saranno previste tassazioni da 2,5 a 20 euro a transazione per gli strumenti meno speculativi e tassazioni da 12,50 a 100 euro per quelli più speculativi.
Le azioni italiane saranno esenti dal pagamento nei seguenti casi:
- quando si evita l’overnight, chiudendo la posizione nell’intraday;
- quando viene venduta una posizione detenuta in portafoglio, perché l’aliquota inerisce solo alle operazioni di acquisto;
- quando vengono negoziati titoli con capitalizzazione non superiore ai 500 milioni di euro.
Saranno esenti anche:
- fondi pensione;
- market maker.
Le accuse
L’amministratore unico di SOS trader, Pietro Di Lorenzo ha supportato con una breve analisi l’accusa di antidemocraticità della Tobin Tax. Alla luce delle esenzioni stabilite, le azioni italiane colpite saranno circa il 20% (solo se tenuto nel portafoglio per diversi giorni) perché saranno “salvati” diversi strumenti finanziari, quali:
- azioni estere;
- derivati esteri;
- commodities;
- forex.
Utilizzando il simulatore della Tobin Tax, ipotizzando un’unica operazione multiday giornaliera da 20.000€ su una Blue Chip italiana, l’imposta si fa davvero pesante: 6.336 euro annui. Bisogna considerare la lievitazione dei costi fissi (fino a 10.770 euro) a causa delle commissioni di negoziazione e imposte di bollo.
Altri rischi palpabili con l’introduzione della Tobin Tax sono:
- fuga dei capitali dall’Italia e riduzione degli scambi in Borsa, come si evince dalla relazione tecnica del Governo sulla Legge di Stabilità: “Si è stimato un coefficiente di riduzione del 30% per le azioni e dell’80% per i derivati”;
- aumento della speculazione perché applicata solo in pochi Paesi e con aliquote differenti.
Come calcolare la Tobin Tax sulle azioni italiane? Guarda la spiegazione di Pietro Di Lorenzo
Un piccolo schema esemplificativo
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