Tesla, stop ai pagamenti in Bitcoin per le auto. Quale effetto sul prezzo della crypto?

Pierandrea Ferrari

13/05/2021

13/05/2021 - 11:24

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Il numero uno di Tesla Elon Musk ha annunciato con un tweet lo stop ai pagamenti in Bitcoin per l’acquisto delle auto elettriche del colosso di Palo Alto. E la divisa brucia: -12,7%, prezzo sotto la soglia dei 50.000 dollari.

Tesla, stop ai pagamenti in Bitcoin per le auto. Quale effetto sul prezzo della crypto?

Giravolta di Musk e tonfo del Bitcoin. Con un tweet il numero uno di Tesla ha annunciato oggi lo stop ai pagamenti in BTC per l’acquisto delle auto del colosso di Palo Alto, a poco più di un mese dal semaforo verde alle prime transazioni in moneta digitale.

Brucia la divisa, che nel giro di poche ore è passata da 56.755 a 49.498 dollari di quotazione, per una variazione percentuale negativa del 12,7%. Nel ramo criptovalutario sono stati spazzati via 365 milioni di market cap.

Tesla, stop ai pagamenti in Bitcoin: crollo della crypto

Ma riavvolgiamo il nastro. A fine marzo, il tycoon aveva deciso di aprire - solo per il mercato statunitense - all’acquisto di auto targate Tesla direttamente in Bitcoin, senza convertirli in valuta fiat. Una sorta di endorsement che seguiva di circa due mesi l’investimento da 1,5 miliardi di dollari sulla divisa, ultima grande apertura della finanza mainstream al token di Nakamoto.

E se il tweet che aveva annunciato l’ok alle transazioni in Bitcoin per comprare le auto elettriche californiane aveva gonfiato la quotazione della crypto, non stupisce che il dietrofront di queste ore abbia finito per provocare una picchiata verso il basso, persino sotto la soglia psicologica dei 50.000 dollari. A cascata hanno perso quota anche alcune delle Altcoin più in vista del mercato, da Ethereum ad XRP.

Ma cosa si nasconde dietro il contrordine di Musk? Stando al tweet, un problema noto da tempo: l’uso di fonti fossili per il mining, un’energia che lascia un’impronta indelebile sull’ambiente. Non è un caso, infatti, che il tycoon stia guardando con interesse crescente a token alternativi come Chia Coin, che promettono di abbattere l’impatto ambientale dell’estrazione dei miners.

Musk-Bitcoin, addio definitivo?

Siamo ai saluti, dunque? Non proprio. Musk, che del BTC è stato ed è un bull di razza, non dismetterà il maxi-investimento di inizio anno, e ha ribadito nuovamente che quella delle crypto-currency “è una buona idea, e crediamo che abbia un futuro promettente”. A patto, però, che si riesca a sciogliere il nodo del consumo energetico, con una transizione del mining verso fonti di energia più sostenibili.

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