Tasi 2014, anche se il capitolo detrazioni non si è ancora chiuso ufficialmente, l’Anci parla di possibile estensione anche per gli inquilini. Ma è davvero possibile? Ecco cosa dice l’associazione.
Tasi 2014: non sappiamo ancora cosa succederà effettivamente alle detrazioni, eppure spunta già l’ipotesi di concederle anche agli inquilini. La situazione, si sa, è molto complessa: il braccio di ferro tra l’esecutivo e l’Anci non ha ancora prodotto un testo ufficiale (emendamento governativo o decreto) utile a fissare una volta per tutte le aliquote definitive e gli sconti destinati alle famiglie a basso reddito. Di fatto, anche se sembrano ormai lontani i tempi del tormentato varo della legge di Stabilità, le certezze in merito alla tassazione sulla prima abitazione si contano praticamente sulle dita di una sola mano. Tra i tanti dubbi, comunque, nessuno ha mai smentito l’ipotesi che la Tasi fosse dovuta – seppur in minima parte - anche da chi proprietario di casa non è, ma ricopre il ruolo di semplice locatario.
Che cosa cambierà adesso con la nascita del nuovo esecutivo renziano non è chiaro, ma sono in molti a scommettere che il sindaco rottamatore sarà un interlocutore particolarmente sensibile alle richieste dell’Anci (l’Associazione Nazionale Comuni Italiani), che con la sua sezione dell’Emilia Romagna ha diffuso nei giorni scorsi un’interessante nota per chiarire alcuni dubbi legati proprio al tributo sui servizi indivisibili introdotto dalla legge 147/2013.
Possibili detrazioni prima casa anche per gli inquilini
Innanzitutto, la nota boccia a chiare lettere il nuovo balzello, definito un “manifesto politico” volto solo a reintrodurre la vecchia Imu sulla prima casa senza neanche garantire ai Comuni l’invarianza di gettito. Tra le tante e aspre critiche, l’Anci emiliana si sofferma proprio sul comma 681 della legge di Stabilità 2014, il quale stabilisce che l’occupante di un’abitazione debba versare una quota compresa tra il 10 e il 30 per cento della Tasi, mentre il resto della somma sarà corrisposta dal proprietario. I tecnici Anci sostengono però che agli inquilini possa essere riconosciuta una detrazione per l’abitazione principale, al pari di quella riconosciuta per le prime case di proprietà.
Insomma, pur escludendo la possibilità per i Comuni di non applicare la Tasi ai locatari, con questa nota si aprono nuove interessanti prospettive di risparmio per chi è in affitto e, ad oggi, sarebbe chiamato senza via di scampo a corrispondere l’odiato balzello.
Difficile, però, capire quando e come si concluderà la tormentata telenovela sulla tassazione immobiliare: siamo di nuovo all’ingorgo istituzionale a causa dei decreti prossimi alla scadenza, e c’è già chi scommette che la corsa di Matteo Renzi non sarà una strada tutta in discesa.
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