Taglio stipendi manager, Moretti minaccia di lasciare l’Italia. Ma quanto guadagnano i manager dell’Ocse?

Marta Panicucci

24 Marzo 2014 - 15:41

Taglio stipendi manager, Moretti minaccia di lasciare l’Italia. Ma quanto guadagnano i manager dell’Ocse?

E’ tuttora in corso la polemica scoppiata la scorsa settimana riguardo agli stipendi dei manager pubblici. Cottarelli ha proposto di abbassare il tetto massimo degli stipendi d’oro dei manager e l’amministrazione delegato di Ferrovie dello Stato Moretti ha risposto per le rime: "I manager andranno via, non possono prendere meno del Presidente della Repubblica".

Alle minacce di lasciare non solo le Ferrovie, ma anche l’Italia in toto, ha risposto l'imprenditore e rivale nel servizio ferroviario, Diego Della Valle.

Anche il Ministro delle infrastrutture Lupi ha replicato a Moretti affermando che se "un manager vuole andare via è libero di trovare sul mercato chi lo assume a uno stipendio maggiore".

Per quanto riguarda un’azienda privata, fuori dall’Italia ci saranno certamente molte realtà pronte ad assumere un manager con stipendi stratosferici, ma restando nel pubblico la cose sono molto diverse. I manager della pubblica amministrazione centrale italiana sono i più pagati dell’area Ocse, con uno stipendio medio di 650mila dollari, oltre 250mila in più dei secondi classificati, i neozelandesi e quasi il triplo della media Ocse.

Stipendi manager pubblici Ocse
Certamente nei paesi dell’Ocse ci saranno dei fortunati Paperoni che guadagnano più dell’amministratore delegato di Ferrovie Moretti, ma guardando alle medie nazionali fare il manager pubblico in Italia è più conveniente che in qualunque altro paese.

Mauro Moretti guadagna esattamente 873.666,03 euro. Ma non è l’unico ad avere uno stipendio da sogno in Italia: per il mandato 2011-2014 lo stipendio di Massimo Sarmi per la guida operativa di Poste arriva a 1.563.719,83 euro. Al suo presidente, Giovanni Ialongo, sono andati comunque oltre 900 mila euro. A loro si aggiungono i manager di Anas, Enav, Consap, Poligrafico e Zecca dello Stato, Rai, Eni, Enel e Finmeccanica che tutti insieme sono i manager pubblici più pagati al mondo.

Di seguito i dati Ocse aggiornati al 2012, con le medie degli stipendi di manager pubblici:

La Germania
Moretti, nella sua polemica contro il tetto agli stipendi dei manager, ha fatto il paragone con il suo collega tedesco: "Io prendo 850mila euro l’anno, il mio omologo tedesco ne prende tre volte e mezzo tanti: siamo delle imprese che stanno sul mercato ed è evidente che sul mercato bisogna anche avere la possibilità di retribuire, non dico alla tedesca e nemmeno all’italiana, ma un minimo per poter fare sì che i manager bravi vengano dove ci sono imprese complicate e dove c’è del rischio ogni giorno da dover prendere".

L’omologo tedesco di Moretti guadagna circa 2,4 milioni di euro, circa tre volte lo stipendio dell’ad italiano. Ma Moretti si è dimenticato di aggiungere che le ferrovie tedesche hanno un giro di affari di circa 35 miliardi di euro a fronte dei circa 10 miliardi delle Ferrovie italiane. Deutsche Bahn AG nata nel 1994, è attualmente la rete ferroviaria più importante d’Europa ed è divisa in tre rami: il primo opera come impresa ferroviaria passeggeri, il secondo quale gestore dell’infrastruttura e il terzo opera nella logistica e nel trasporto di merci sia in ambito ferroviario che stradale.

Si tratta di aziende con un’enorme differenza di fatturato e di gestione di linee e personale; le Ferrovie dello Stato, per fare un ultimo esempio, hanno circa 71.000 dipendenti, mentre le ferrovie tedesche ne contano circa 276.000.

Meritocrazia
E’ troppo facile e forse populista dire che in un momento di crisi come questo è necessario tagliare gli stipendi d’oro perché sono "troppo alti". E’ vero sono alti, ma è anche vero che molti manager si trovano a dover gestire realtà enormi, con grandi responsabilità e ricadute sulla vita dei cittadini per i quali quelle aziende forniscono servizi o simili.

Oltre al tetto massimo per gli stipendi "troppo alti" sarebbe interessante iniziare a parlare anche di stipendi legati ai risultati, stipendi a tanti zeri quant’è la soddisfazione dei cittadini che godono dei suoi servizi.

Provate a chiedere ai pendolari, non a coloro che viaggiano in prima classe sull’alta velocità, ma a chi è costretto a prendere un regionale, vecchio, in ritardo e sporco in maniera indecente; chiedete a loro quanto dovrebbe guadagnare l’amministratore delegato delle Ferrovie.

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