TARES: confermata a luglio. Il CDM boccia il rinvio della tassa sui rifiuti

Valentina Pennacchio

28 Marzo 2013 - 16:38

TARES: confermata a luglio. Il CDM boccia il rinvio della tassa sui rifiuti

Nell’elenco delle nuove tasse 2013 c’è la TARES, la nuova tassa sui rifiuti introdotta dal decreto Salva Italia, in sostituzione di TARSU e TIA. Dopo il rincorrersi di diverse voci circa la possibile proroga e l’allarme delle parti sociali, il Consiglio dei ministri boccia il rinvio della tassa sui rifiuti: TARES confermata a luglio.

TARES: stangata a luglio

Nessuno scampo. A luglio i contribuenti italiani dovranno versare la prima rata della TARES, con un aggravio pari a 1,8 miliardi rispetto al 2012. In particolare secondo la UIL la TARES sarà ancora più onerosa dell’IMU 2012: lo stesso appartamento costerà al contribuente circa € 305 contro € 218 pagati per l’IMU lo scorso anno.

L’aggravio della TARES rispetto alla TARSU e alla TIA è motivato da due fattori:

  • il pagamento dell’80% della superficie calpestabile, non di quella dichiarata;
  • il pagamento di 30 centesimi al metro quadro, che i Comuni possono decidere di aumentare a 40.

Un mix di stangate in piena crisi? Una “miscela esplosiva” secondo la Camusso (Cgil), che aggiunge: “Il Paese scenderà ad una velocità tale da non potere più risalire”.

Crisi di liquidità

La TARES preoccupa i contribuenti, vittime di un vero ingorgo fiscale, a causa di scadenze concentrate in giorni troppi vicini. Come faranno? E come faranno le aziende? Il problema è serio, perché c’è il rischio di bloccare il sistema di smaltimento dei rifiuti su tutto il territorio nazionale.

Leimprese non possono incassare prima di settembre/ottobre le entrate per il servizio e corrono il rischio di non poter pagare i fornitori, cadendo nel baratro della crisi di liquidità.

Le reazioni

I sindacati e il PD si dicono pronti a “forme di mobilitazione e di sensibilizzazione della pubblica opinione”, nonché “azioni eclatanti” per sostenere la tesi della proroga della TARES.

Il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, ha dichiarato che ” è molto grave non risolvere un problema urgente che rischia di determinare un’emergenza di liquidità e di raccolta dei rifiuti” in tutta Italia.

Gli fa eco il presidente di Federambiente Daniele Fortini:

“E’ sbalorditivo il fatto che di fronte a un mondo ampio che implora un intervento urgente il Governo dilazioni pur avendo coscienza del problema. A oggi gli operatori avrebbero già dovuto incassare la copertura economica del primo trimestre, mentre con le regole attuali dovremo lavorare gratis per mesi”.

Argomenti

# Tares

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it