Svezia: tassi deposito in negativo a -1.25%. La BCE seguirà l’esempio?

Flavia Provenzani

12 Febbraio 2016 - 10:35

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La banca centrale della Svezia taglia i tassi sul deposito a -1.25% per sostenere l’economia. La BCE può seguire l’esempio?

Svezia: tassi deposito in negativo a -1.25%. La BCE seguirà l’esempio?

La decisione della banca centrale della Svezia, la Riksbank, di portare i tassi di interesse ancora più in negativo nella giornata di giovedì ha spinto il tasso di deposito - quello pagato sul denaro depositato presso la banca centrale - ad un sorprendente -1,25%.

La novità fa della banca centrale svedese il miglior giocatore in campo quando si tratta dei tassi di interesse negativi - la Banca Centrale Europea ha tagliato il tasso di deposito a solo a -0,3%.

Svezia: tassi negativi sui depositi a -1.25%. La BCE seguirà l’esempio?

Una politica basata su tassi negativi fa sì che le banche siano tassate quando depositano presso la banca centrale. L’obiettivo è quello di incoraggiare le banche a concedere prestiti, stimolando l’economia e spingendo al rialzo l’inflazione.

Nonostante le apparenze, però, il significato che comporta il tasso di deposito negativo per la BCE è molto più grande di quanto non lo sia per la Riksbank.

Il modo in cui i tassi negativi sui depositi influenzano il prezzo al quale le banche si prestano liquidità l’un l’altra - ovvero il tasso interbancario - è molto diverso.

Tuttavia, c’è un limite su quanto si possa andare al di sotto dello zero, sia perché comprime la redditività delle banche sia perché si corre il rischio che le banche preferiscano piuttosto mantenere la liquidità nelle proprie casse.

L’idea la BCE possa portare il tasso sui depositi così in negativo come la banca svedese potrebbe essere fuorviante. Questo perché le operazioni quotidiane della Riksbank nei mercati monetari dando modo le banche di evitare per la maggior parte il costo paralizzante generato dal tasso di deposito in territorio negativo.

Svezia: la politica monetaria della Riksbank

La banca centrale svedese, oltre ad aver abbassato il tasso di riferimento, si è detta pronta a sfruttare tutti i suoi strumenti a disposizione per rilanciare l’inflazione e sostenere l’apprezzamento della corona svedese.

La banca centrale della Svezia ha poi confermato che proseguiranno gli acquisti dei titoli di Stato, come previsto,per i primi sei mesi del 2016.

"L’incertezza circa lo sviluppo mondiale è ancora alta, con l’inflazione bassa e con diverse banche centrali che continuano a perseguire una politica monetaria più espansiva",

ha dichiarato la Riksbank.

"La politica monetaria svedese deve adattarsi. In caso contrario, il tasso di cambio della corona è a rischio di rafforzamento ad un ritmo più veloce rispetto alla previsioni, il che renderebbe più difficile spingere verso l’alto l’inflazione e stabilizzarla intorno al 2 per cento".

I responsabili dellapolitica monetaria in Svezia hanno lanciato un programma di stimolo senza precedenti nel corso dell’ultimo anno per salvare l’economia dalla deflazione e impedire un forte apprezzamento della corona.

La Svezia è stata costretta a rispondere alla ben più grande Banca Centrale Europea e alla sua politica monetaria espansiva.

La Riksbank è stata capace di stabilizzare le aspettative sull’inflazione per i prossimi anni, mentre la crescita attuale dei prezzi al consumo rimane di gran lunga al di sotto del target. Anche se l’economia è cresciuta ad un tasso annuale del 3,9 per cento nel terzo trimestre, la crescita dei prezzi ha rallentato allo 0,9 per cento nel mese di dicembre.

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