Sussidi di disoccupazione 2017: la Naspi prende il posto della mobilità e diventa unico ammortizzatore sociale. In arrivo assegno di ricollocazione e Carta Sia per i disoccupati.
Nel 2017 sono tante le novità che riguardano i sussidi di disoccupazione.
La Naspi, l’ammortizzatore sociale che è stato introdotto con il Jobs Act e che ha preso il posto della vecchia Aspi, a partire dal 1° gennaio 2017 ha preso il posto della mobilità; cambio, questo, che ha comportato una non trascurabile riduzione della durata e dell’importo del sussidio percepito.
Non solo. A partire dal 2017 entreranno in vigore a pieno regime anche l’assegno di ricollocazione e anche un nuovo sostegno a favore dei disoccupati, la Carta Sia.
Vediamo di seguito tutte le novità che riguardano i sussidi di disoccupazione 2017.
Sussidi di disoccupazione 2017: Naspi, unico ammortizzatore sociale
Come anticipato, a partire dal 2017 la Naspi diventerà l’unico sussidio di disoccupazione richiedibile da tutti coloro che hanno perso in maniera involontaria il lavoro. I lavoratori vittime di licenziamenti collettivi a partire da quest’anno non potranno più chiedere l’indennità di mobilità ma, se in possesso dei requisiti richiesti, dovranno fare domanda per ottenere la Naspi. Il passaggio dalla mobilità alla Naspi comporta penalizzazioni per quanto riguarda sia l’importo che la durata del sussidio di disoccupazione percepito.
La Naspi può essere richiesta da tutti i lavoratori che abbiano perso in modo involontario il lavoro e che abbiano versato almeno 13 mesi di contribuzione negli ultimi 48 mesi.
La Naspi ha una durata massima di 24 mesi: in ogni caso la durata esatta del sussidio di disoccupazione viene calcolata sulla metà delle settimane di contributi versati nel corso dei 4 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda l’importo del sussidio di disoccupazione lo stesso è pari al 75% dell’imponibile medio degli ultimi 4 anni e non può superare, in ogni caso, il tetto massimo fissato a 1300 euro. E’ prevista inoltre una decurtazione del 3% a partire dal quarto mese di fruizione per ogni mese di percezione dell’indennità.
Sussidi di disoccupazione 2017: assegno di ricollocazione
Oltre al sussidio di disoccupazione Naspi, a partire dal 2017 entreranno in vigore altre forme di sostegno al reddito. Tra queste c’è l’assegno di ricollocazione, una sorta di aiuto a chi già percepisce la Naspi e vuole trovare lavoro. L’assegno di ricollocazione consiste infatti nell’erogazione di un premio, che può avere un valore fino a 5000 euro, destinato a chi ha trovato lavoro a un disoccupato.
Il valore dell’assegno varia in base alla figura del soggetto da ricollocare: maggiore è la difficoltà, maggiore sarà il valore dello stesso.
Per approfondire leggi anche: Disoccupazione, assegno di ricollocazione: fino a 5000 euro di premio. Come funziona?
Sussidi di disoccupazione 2017: Carta Sia
Tra i sussidi erogati a favore dei soggetti in stato di disoccupazione per il 2017 c’è anche la Carta SIA (Sostegno Inclusione Attiva).
Grazie a questa misura viene riconosciuto alle famiglie in difficoltà economica all’interno delle quali vi sia almeno un minore, l’erogazione di un sussidio.
Il riconoscimento del contributo, però, è subordinato all’accettazione, da parte dei destinatari, di un progetto di partecipazione e di attivazione sociale e lavorativa per uscire dalla situazione di difficoltà economica.
L’importo del contributo è di 80 euro a persona e può aumentare in base al numero dei componenti del nucleo familiare fino ad un massimo di 400 euro.
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