Stop ai libretti al portatore: le nuove norme in materia di antiriciclaggio segnano la fine di questi prodotti finanziari largamente usati dai risparmiatori ma nemici giurati della tracciabilità del denaro. Ecco cosa cambia.
Il momento di dire addio ai libretti di risparmio al portatore è arrivato. Da oggi 4 luglio banche e uffici postali potranno emettere libretti di risparmio esclusivamente nominativi.
Il D.lgs. 90/2017 di recepimento della IV direttiva europea sul risparmio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 20 giugno, abolisce i libretti di risparmio al portatore, sia bancari che postali, in quanto non conformi alle norme in materia di antiriciclaggio.
L’entrata in vigore di questo decreto segna la fine dell’epoca di questi prodotti finanziari molto utilizzati dai risparmiatori, ma nemici giurati della tracciabilità del denaro.
Coloro che già sono in possesso di un libretto al portatore hanno tempo fino al 31 dicembre 2018 per estinguerli, adeguandosi alle nuove norme contenute nel D.lgs. 90/2017. Scaduto tale termine i libretti al portatore diventeranno illegali ed i titolari saranno invitati a ritirare l’importo e versarlo su un altro strumento nominativo. Prevista inoltre una sanzione amministrativa per gli inadempienti.
Libretti al portatore: cosa cambia con le nuove disposizioni antiriciclaggio
L’art. 3 del D.lgs. 90/2017 modifica il contenuto dell’art. 49 del Decreto Legislativo 231/2007 su “Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore”. Come apprendiamo dalla Gazzetta Ufficiale per le nuove regole e limitazioni all’uso del contante viene stabilito che:
A decorrere dall’entrata in vigore della disposizione (4 luglio) è ammessa esclusivamente l’emissione di libretti di deposito, bancari o postali, nominativi ed è vietato il trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore che, ove esistenti, sono estinti dal portatore entro il 31 dicembre 2018.
Il D.lgs. 90/2017 recepisce in tal modo la IV direttiva europea in materia di antiriciclaggio e sul contrasto al finanziamento di organizzazioni terroristiche.
Nel rispetto delle nuove norme, a decorrere dal 4 luglio le banche e gli uffici postali potranno proporre ai loro clienti solo i libretti nominativi su cui vigono regole precise per il controllo e l’identificazione del titolare.
Inoltre, non sarà possibile aprire conti o libretti di risparmio in forma anonima in quanto espressamente vietato. Anche “l’utilizzo, in qualunque forma, di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia, aperti presso Stati esteri, è vietato”.
Entro il 31 dicembre 2018 i libretti di risparmio al portatore già in circolazione devono essere estinti altrimenti si andrà incontro ad una sanzione amministrativa in quanto dal 1° gennaio 2019 quei libretti saranno considerati “fuorilegge”, illegali. Secondo Poste Italiane sarebbero attualmente in circolazione circa 26 milioni di libretti di risparmio al portatore per un totale di 119 miliardi di euro.
Le norme così recepite dal D.lgs. 90/2017, decretando la scomparsa dei libretti di risparmio al portatore, hanno il preciso scopo di rendere tracciabile il denaro nell’ottica della prevenzione del riciclaggio.
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