Sterlina ai massimi del 2020, ma le previsioni ora sono al ribasso

Riccardo Lozzi

03/12/2020

05/05/2021 - 13:09

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Il valore della sterlina ha raggiunto il suo massimo dell’ultimo anno. Secondo diversi analisti però la GBP presto scenderà a causa della Brexit, anche in caso di accordo con l’UE.

Sterlina ai massimi del 2020, ma le previsioni ora sono al ribasso

Il valore della sterlina, ai massimi del 2020, ha visto un forte apprezzamento del 2,34% nell’ultimo mese, arrivando a un picco di oltre 1,34 nel cambio con il dollaro.

Le previsioni la danno però in discesa. A causa dei danni economici causati dalla crisi da Covid-19, per cui il Regno Unito sta fronteggiando la peggiore recessione degli ultimi 300 anni, infatti, la situazione secondo diversi analisti sarebbe pronta ad esaurirsi a breve.

In questo scenario a giocare un ruolo fondamentale per l’abbassamento della valuta inglese sarà la Brexit, con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea che verrà ufficializzata alla fine del mese di dicembre, sia in caso si trovi un accordo che con il no-deal.

Sterlina ai massimi del 2020, ma le previsioni la danno in discesa

Gli operatori finanziari, quindi, sarebbero in attesa di capire quale sarà l’esito dei negoziati tra UK e UE, mostrando, a detta di Mark McCormick responsabile delle valute estere di TD Securities, fin troppo ottimismo per il raggiungimento di un’intesa.

L’istituto finanziario canadese sta consigliando agli investitori, qualunque sia l’esito delle trattative, di vendere nel 2021 i propri depositi in GBP.

Comunque vada il Regno Unito si troverà ad avere a che fare con una prospettiva di grave crisi economica, tanto che la Bank of England ha previsto che gli effetti di lungo periodo della Brexit saranno più gravi di quelli legati al coronavirus.

Preoccupano le conseguenze della Brexit sull’economia del Regno Unito

L’Office for Budget Responsibility, l’osservatorio indipendente di vigilanza fiscale, sostiene come, anche con la Soft Brexit, l’abbandono dei trattati europei porterà almeno a una diminuzione del 4% sul Prodotto Interno Lordo, rispetto alla situazione di mantenimento della propria adesione all’Unione.

Inoltre, l’Hard Brexit, con l’adozione delle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, causerebbe un’ulteriore perdita dell’1,5% del PIL.

I rappresentanti di JP Morgan affermano che anche in uno scenario di un nuovo trattato con il blocco comunitario sugli scambi commerciali, la sterlina si stabilizzerà probabilmente intorno al valore di cambio con il dollaro pari a 1,30.

Cominciate le scommesse contro la sterlina

Tuttavia, anche considerando la possibilità che riesca a guadagnare qualcosa attestandosi all’1,35, la banca d’investimento newyorkese vede questo come un rally di breve periodo, tale da non considerarne efficace il possesso.

C’è anche chi nutre, al contrario, un sentiment positivo come Jack McIntyre di Brandywine Global Investment Management, il quale sostiene come la Brexit potrebbe liberare il Regno Unito dai vincoli europei, permettendogli una maggiore e più spregiudicata libertà di azione, con benefici sul proprio sistema economico.

Sembra al momento una visione abbastanza isolata, dato che già nell’ultimo mese alcuni hedge fund avrebbero iniziato ad andare short contro la sterlina.

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