I non-farm payrolls di maggio sono risultati leggermente più bassi del previsto, mentre la disoccupazione è rimasta ferma al 6,3%. Sul forex il dollaro perde quota
Negli Stati Uniti i non-farm payrolls, ovvero i nuovi occupati nel settore non agricolo, sono aumentati di 217mila unità a maggio. Il risultato è appena inferiore alle attese degli analisti finanziari, che avevano prospettato un incremento di 218mila unità. Il dato di aprile, però, è stato rivisto al ribasso a 282mila unità da 288mila. Il tasso di disoccupazione, invece, è risultato stabile al 6,3%, meglio di quanto si aspettava il mercato visto che era stato stimato un lieve aumento al 6,4%.
Le borse europee restano toniche dopo il dato, in attesa dell’apertura di Wall Street che ieri ha aggiornato i massimi storici. Sul forex il dollaro americano appare debole nei confronti delle principali valute, muovendosi così sulla falsariga di quanto mostrato già nella seconda parte della sessione di ieri. Il tasso di cambio euro/dollaro è salito fin sopra 1,3670 e sembra sempre più proiettato verso quota 1,37. Il biglietto verde è debole anche contro sterlina e yen.
Il tasso di cambio sterlina/dollaro è salito quasi fino a 1,6850, mentre il cambio dollaro/yen è in calo a 102,20 dopo essere salito fino in area 102,80 un paio di giorni fa. Sale anche l’Aussie a 0,9355, mentre tra le commodity sembrano poter rialzare la testa i metalli preziosi: l’oro ha toccato quota 1.257$ (ma tre giorni fa era sceso sui minimi a 4 mesi a 1.240$), mentre l’argento ha sfiorato i 19,2$ l’oncia. In lieve rialzo anche il petrolio Wti, che attualmente quota poco sotto 103$ al barile.
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