Seduta negativa per STM che risente delle difficoltà del settore dei microconduttori mentre la Sim milanese taglia il target.
Equita e Taiwan Semiconductor Manifacuring affossano STMicroelectronics.
Il titolo del gruppo leader mondiale nella fornitura di soluzioni per semiconduttori risente del taglio delle stime sull’utile per azione della Sim milanese, ma anche del trend negativo piombato sul settore dopo che nelle ultime ore il maggior produttore conto terzi al mondo di semiconduttori, ha previsto un considerevole calo dei ricavi nel secondo trimestre dell’anno.
Nel complesso, le Borse europee non hanno brillato in apertura e tra le peggiori performance a Milano c’è stata proprio quella di STM.
Pressioni sul comparto tecnologico
Al momento della scrittura, STM ha scambiato a 17,52 euro ad azione cedendo l’1,79%: la negoziazione è stata a lungo la peggiore in una Piazza Affari già debole.
Come detto, a incidere negativamente sull’andamento del titolo del gruppo sia le stime deludenti sul settore dei microconduttori che la posizione di Equita che ha ridotto il target sulla quotata.
In particolare, gli analisti ritengono che STM non potrà non subire gli effetti negativi prodotti dalla crisi del settore, dopo che proprio ieri Taiwan Semiconductor Manufacturing Company ha stimato un calo del 7-8% per il secondo trimestre (Q/Q) ben oltre le attese (del 10%).
Le previsioni del colosso di Taiwan hanno dato un duro colpo anche ad Apple che ha ceduto il 2,8% e si teme possano continuare a travolgere il mercato, scuotendo il comparto tecnologico e il segmento dei processori.
Nel vecchio continente, soffrono anche Infineon Technologies a Francoforte, Bae Systems a Londra e Asmlad Amsterdam.
Ieri sera l’indice di riferimento del comparto SOX, il Philadelphia Semiconductor Index, ha chiuso a -4,31%.
Equita taglie le stime
A seguito delle ultime notizie provenienti dal settore e in particolare da Taiwan su STM, Equita ha confermato la raccomandazione hold sul titolo ma ha ridotto il target da 22,30 a 21,20 euro. Giù anche le stime sull’utile per azione 2018-2020 che sono scese in media del 7%.
Spiegano gli analisti della sim milanese che:
“La notizia è negativa per STM che deriva il 20% dei ricavi dal segmento wireless. Quindi riduciamo le nostre stime di fatturato per STM di quest’anno del 2%, ipotizzando un calo del fatturato del 30% trimestre su trimestre nel secondo trimestre verso Apple e del 5% verso i clienti Android”.
Gli occhi degli analisti sono puntati alla trimestrale (che STM che renderà pubblica il prossimo 25 aprile) e al Capital market day che la società terrà a Londra il 15 maggio.
La prossima settimana, dunque, ci si attende che la società presieduta da Carlo Bozotti alzi il velo su un
“fatturato stabile per il secondo trimestre, contro un consensus di +2%, con un margine lordo del 39,5%, contro il consensus del 39,8%”.
Il fatturato netto di STM nel 2017 si è attestato a 8,35 miliardi di dollari.
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