Spread da record, sopra i 200 punti: perché sale? I motivi del rialzo

Flavia Provenzani

6 Febbraio 2017 - 17:55

Perché lo spread Btp/Bund è salito ai massimi di tre anni sopra i 200 punti base? Ecco cosa succede e i motivi del rialzo del rendimento sul titolo di Stato italiano.

Spread da record, sopra i 200 punti: perché sale? I motivi del rialzo

Lo spread sale ai massimi di febbraio 2014 sopra i 200 punti base. Cosa sta succedendo?

Lo spread Btp-Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra i titolo di Stato italiano a 10 anni e la sua controparte tedesca, nella sessione di lunedì prosegue la sua corsa al rialzo spaventando i mercati. Ma perché il differenziale sta salendo ai massimi di tre anni?

Aumenta la differenza tra il rendimento promesso a scadenza per prestare soldi allo stato italiano - al momento si aggira attorno il 2,35% - rispetto al ritorno promesso dal titolo di stato tedesco, il benchmark di riferimento sul mercato obbligazionario.

Il crollo dello spread Btp/Bund è accompagnato da un crollo della Borsa di Milano (2.12%), appesantita dalla performance negativa del primo giorno dell’aumento di capitale di Unicredit, il più grande della storia della Borsa Italiana.

Spread Btp/Bund a 200 punti, ai massimi di 2 anni: cosa sta succedendo?

Lo spread ai massimi di tre anni porta il differenziale di rendimento tra il titolo italiano e quello tedesco a quota 200 punti base.
Tra le cause principali troviamo l’incertezza politica e, soprattutto, la precarietà del comparto bancario italiano testimoniata dall’andamento sotto le attese del primo giorno dell’aumento di capitale di Unicredit in borsa.

A pesare al rialzo sul rendimento italiano e sullo spread, oltre all’incertezza in ambito politico, troviamo anche la paura per l’arrivo di elezioni anticipate e il continuo scontro tra lo stato italiano e l’Unione Europea sul fronte dei conti pubblici.

Non solo spread Btp/Bund: male anche titoli spagnoli e francesi

Non solo Btp: l’incertezza politica è generalizzata e pesa anche sul titolo spagnolo (bonos), che sale a 137 punti con un rendimento dell’1,75%, e il titolo decennale francese, con uno spread con il Bund ad un massimo di 4 anni a 74 punti.

La Francia tema un’uscita dall’euro qualora Marine Le Pen diventasse davvero il nuovo presidente, ma lo spread con bund a 74 punti con il titolo francese è ben lontano da quota 200 raggiunta oggi dallo spread Btp/Bund.

Intanto Draghi promette nuovo stimolo

Intanto, davanti al Parlamento UE Draghi ribadisce che la ripresa economica della zona euro sta procedendo ma necessita di ulteriore stimolo.
L’inflazione sarà anche in rialzo ma per la maggior parte la ripresa è dovuta all’impatto del prezzo del petrolio.

Mario Draghi, presidente della BCE, davanti alla Commissione per gli Affari economici ha dichiarato:

"Il sostegno da parte delle nostre misure di politica monetaria è ancora necessario finché i tassi di inflazione non convergeranno verso il nostro obiettivo con sufficiente fiducia e in modo sostenibile".

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