Spesometro 2017 annuale contribuenti IVA mensili e trimestrali

Francesco Oliva

17 Marzo 2017 - 09:16

Scadenza spesometro annuale 2017 e guida con tutte le istruzioni, i dati e le operazioni da comunicare.

Spesometro 2017 annuale contribuenti IVA mensili e trimestrali

Spesometro 2017: lo scadenziario degli adempimenti fiscali di aprile 2017 è caratterizzato dalla compilazione e dall’invio telematico della comunicazione polivalente.

Le scadenze fiscali relative allo spesometro 2017 sono quelle del prossimo 10 aprile 2017 per i contribuenti IVA mensili e del 20 aprile 2017 per i contribuenti IVA trimestrali.

Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate riguardano tutte le novità sull’obbligo che i contribuenti hanno di comunicare al fisco le operazioni rilevanti ai fini IVA compiute nel 2016 di importo superiore ad euro 3.600.

Inoltre, in caso di registrazione di documento riepilogative delle fatture attive e passive, il cui importo risulti pari o inferiore a 300 euro, sarà possibile indicare nella comunicazione polivalente il riferimento al “documento riepilogativo”, senza immettere i dati delle varie controparti indicate nelle singole fatture inferiori ai 300 euro (al netto di IVA).

Ecco soggetti obbligati, modalità di comunicazione, scadenze, esoneri ed esclusioni previste per lo spesometro 2017.

Spesometro 2017 annuale: le scadenze

Due anni fa è scaduta la deroga che consentiva di comunicare le operazioni rilevanti ai fini IVA superiori a 3.600 euro da parte di commercianti al dettaglio, viaggi e turismo, ristoranti con somministrazione di alimenti e bevande in pubblici servizi.

Per queste operazioni, effettuate nel 2016 e comunicate nello Spesometro annuale 2017, così come avvenuto lo scorso anno, si dovrà trasmettere nell’elenco clienti e fornitori 2016, a partire da un importo pari o superiore ai 3.000 euro.

Per l’anno in corso, le scadenze fissate sono le seguenti:

  • 10 aprile per i contribuenti che liquidano l’IVA mensilmente;
  • 20 aprile per i contribuenti IVA trimestrali;
  • 30 aprile per gli operatori finanziari che devono comunicare gli acquisti superiori a 3.600 euro pagati con bancomat o carte di credito.

Cosa succede se lo spesometro venisse inviato in ritardo oltre il termine della scadenza previsto?

Ecco la nostra guida sul ravvedimento e le sanzioni in materia di spesometro 2017:
Spesometro 2017: ritardo, proroga, sanzioni e modalità di ravvedimento

Attenzione: stiamo parlando della scadenza relativa allo spesometro annuale 2017 per le operazioni IVA poste in essere nel 2016. Com’è noto, a partire da quest’anno lo spesometro diventa infrannuale e vengono aggiunte le liquidazioni IVA trimestrali.

Spesometro 2017: esonero per fattura elettronica
Ricordiamo che, in base al Decreto del fare 2013, non devono effettuare la comunicazione polivalente i titolari di partita IVA che, dal 1° gennaio 2015, optano per la trasmissione quotidiana all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, delle fatture emesse e ricevute e dell’ammontare dei corrispettivi delle operazioni effettuate, non soggette a fatturazione.

In particolare l’articolo 50-bis del decreto del fare si riferice a:

  • operazioni rilevanti ai fini IVA, c.d. elenco clienti/fornitori;
  • operazioni con soggetti residenti in paesi black list;
  • responsabilità solidale ai fini IVA, tra cedente e cessionario, nel caso in cui l’importo del corrispettivo indicato nell’atto di cessione di un immobile e quello indicato in fattura non corrisponde;
  • obbligo per le PA e per gli enti pubblici di comunicare gli estremi dei contratti di appalto, di somministrazione e di trasporto conclusi mediante scrittura privata e non registrati;
  • invio, da parte dei fornitori degli esportatori abituali, dei dati delle lettere d’intento;
  • responsabilità solidale e sanzioni nell’appalto e subappalto.

Spesometro 2017: Pubblica Amministrazione
Con il provvedimento n.128483 del 2013 l’Agenzia delle Entrate ha escluso dall’obbligo di comunicazione per l’anno 2012 e 2013:

  • Stato;
  • Regioni;
  • Province;
  • Comuni;
  • altri organismi di diritto pubblico.

Il provvedimento, come sottolineato sopra, esclude solo gli anni 2012 e 2013 e quindi per i periodi d’imposta successivi al 2014 le Pubbliche Amministrazioni devono comunicare le operazioni non documentate da fattura elettronica. Ma attraverso il provvedimento diramato lo scorso 31 marzo 2015, l’Agenzia delle Entrate ha prorogato l’esonero dalla trasmissione anche per le spese sostenute nel 2014 allo scopo di "non gravare di ulteriori incombenze le PA".

Spesometro 2017: software
Come l’anno scorso, l’ Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti il software che consente di compilare il modello polivalente contenente i dati delle operazioni rilevanti ai fini iva, delle operazioni compiute con in Paesi della Black Listi e per gli acquisti compiuti con la repubblica di San Marino.

Il software si può scaricare gratuitamente dal sito ufficiale delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it/.

Spesometro 2017, chi deve comunicare: ecco i soggetti obbligati
In base a quanto stabilito negli anni passati, i contribuenti dovranno comunicare entro il 10 aprile (iva mensile) ed entro il 20 aprile (iva trimestrale) tutte le operazioni rilevanti ai fini iva compiute nel 2016.

Sono dunque obbligati alla comunicazione i seguenti soggetti:

  • Società di persone;
  • Società di fatto che esercitano attività commerciale;
  • Società di capitali;
  • Società consortili;
  • Società cooperative e di mutua assicurazione Imprese individuali;
  • Esercenti arti/professioni in forma autonoma o associata;
  • Imprese familiari ed aziende coniugali;
  • Imprese agricole di cui all’art. 2135 del C.c.;
  • Enti privati che svolgono esclusivamente o prevalentemente attività commerciale.
  • Società estere rappresentate in Italia;
  • Stabili organizzazioni di soggetti non residenti;
  • Soggetti non residenti che si sono identificati ai fini IVA;
  • Rappresentanti fiscali di soggetti non residenti;
  • Esercenti attività di impresa e/o di lavoro autonomo che aderiscono alle Nuove iniziative produttive;
  • Curatori fallimentari e commissari liquidatori;
  • Contribuenti in regime di contabilità semplificata ma non in regime dei Minimi;
  • Enti non commerciali: rientrano tra i soggetti obbligati all’invio della comunicazione, per le sole operazioni rilevanti ai fini IVA, se invece le fatture passive sono riferibili ad acquisti che riguardano attività istituzionali e commerciali, l’obbligo si ritiene assolto con l’invio degli importi riguardanti gli acquisti per attività commerciali;
  • Piccoli produttori agricoli, anche se non superano i 7 mila euro di vendite l’anno;
  • Associazioni e Enti associative sportive dilettantistiche: che pur avvalendosi del regime agevolato forfetario previsto dalla Legge 398/91 sono tenute alla comunicazione limitatamente alle operazioni effettuate nell’esercizio di attività commerciali. Le ASD con opzione per la 398/91 pertanto inviano solo i dati delle fatture emesse per pubblicità e sponsorizzazioni.

Spesometro 2017, chi non deve comunicare: i soggetti esclusi
Salvo novità dell’ultimo momento, come lo scorso anno non sono tenuti ad effettuare la comunicazione i seguenti soggetti esclusi:

I commercianti al dettaglio e tour operator dovranno comunicare solo le operazioni che superano la soglia dei 3.000 euro al netto dell’IVA, per le fatture inferiori a tale soglia, scatta invece l’esonero.

Spesometro 2017: operazioni rilevanti ai fini Iva
Dovranno essere comunicate le seguenti operazioni rilevanti ai fini IVA:

  • operazioni effettuate a soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini IVA - clienti;
  • operazioni ricevute da soggetti titolari di partita IVA, dai quali sono stati effettuati acquisti rilevanti ai fini dell’applicazione dell’imposta - fornitori;
  • operazioni rese a soggetti nei confronti dei quali non sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini IVA - consumatori finali, imprenditori e professionisti che hanno acquistato beni e servizi non rientranti nell’attività d’impresa o di lavoro autonomo.

Non devono essere comunicate con lo spesometro:
Operazioni escluse dallo Spesometro

  • Importazioni;
  • Esportazioni: dirette, comprese le triangolazioni, di cui all’art.8 c.1 DPR 633/72;
  • Cessioni di Beni e Prestazioni di Servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi cosiddetti black list;
  • Operazioni fuori campo IVA;
  • Operazioni già comunicate all’Agenzia delle Entrate (per esempio, fornitura di energia elettrica, servizi di telefonia, contratti di assicurazione, eccetera).

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