Spending review: dalla revisione degli sconti fiscali alla sanità, ecco tutti i tagli in programma

Stefania Manservigi

27 Luglio 2015 - 16:15

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Il programma della nuova Spending review ideata da Yoram Gutgeld prevede una serie di tagli che vanno dalla sanità, alla revisione degli sconti fiscali, fino alla razionalizzazione delle forze di polizia. Ecco tutti i punti del piano di taglio alla spesa pubblica.

Spending review: dalla revisione degli sconti fiscali alla sanità, ecco tutti i tagli in programma

Il programma della nuova Spending review ideata da Yoram Gutgeld e attualmente al vaglio dei tecnici di Palazzo Chigi e del Tesoro si prospetta ricco.
La Spending review, ossia il taglio alla spesa pubblica, si è resa necessaria in quanto vi è la necessità di trovare risorse non solo per finanziare il taglio alle tasse promesso dal premier Matteo Renzi ma anche per cercare di evitare l’aumento dell’Iva e delle accise che l’attuale governo ha ricevuto in eredità dal governo Letta.

Spending review, la revisione degli sconti fiscali
Una delle misure della nuova spending review dovrebbe essere la revisione degli sconti fiscali già indicata nel Def e regolata con un decreto attuativo della delega fiscale, che diventerà annuale.
Secondo le indiscrezioni tale revisione dovrebbe portare a un risparmio da 1 - 1,3 miliardi di euro nel 2016, ma c’è chi dice che si potrebbe arrivare anche a 2 miliardi.
L’intervento da effettuare risulta essere delicato in quanto la riduzione degli sconti fiscali si tradurrebbe in un aumento delle tasse per le categorie interessate.

Spending review, tagli alla sanità
Tra le misure che potrebbero essere prese si parla anche di possibili tagli alla sanità. Dopo le misure inserite nel dl Enti locali che vanno dalla stretta sulle prestazioni inutili al risparmio sugli acquisti, l’attenzione dovrebbe essere puntata sugli ospedali in rosso, che necessitano quindi di aiuto per rimettere i conti a posto.

Spending review, riduzioni centrali d’acquisto
Un’altra delle possibili misure è quella della riduzione delle centrali d’acquisto. Ciò significa che le grandi gare che coinvolgono gli enti locali e l’amministrazione centrale dovranno essere gestite a partire dal prossimo anno dalle 34 stazioni appaltanti individuate.

Spending review, stretta su invalidità
Tra le misure che potrebbero essere inserite nella nuova spending review potrebbe esserci anche un assegno di invalidità, per eliminare «differenze regionali non giustificate». Tale intervento potrebbe essere utilizzato per garantire il finanziamento al fondo per la non autosufficienza.

Spending review, razionalizzazione delle forze di polizia
Altro possibile intervento da inserire nella spending review è la razionalizzazione delle forze di polizia. Si punta a introdurre un maggior coordinamento che potrebbe portare al coordinamento della sorveglianza sul mare da parte della Guardia di Finanza. E’ previsto inoltre l’accorpamento della Forestale probabilmente ai Carabinieri.

Spending review, partecipate locali
Uno degli interventi in cima alla lista è quello che riguarda le partecipate locali. Con la legge di stabilità per il 2016 dovrebbero infatti essere supportati gli interventi già introdotti con la scorsa manovra di bilancio ma anche con la delega di riforma della Pubblica amministrazione, che ne limita il numero e prevede anche il commissariamento di quelle in rosso.

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