Bonus caldaia: detrazioni del 65%. Sostituire la caldaia conviene? I risparmi in bolletta

Rosaria Vincelli

04/03/2016

04/03/2016 - 10:25

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Bonus caldaia per interventi di risparmio energetico: la sostituzione della caldaia da diritto all’ecobonus e ad una detrazione del 65%. Tutte le info utili e come risparmiare.

Bonus caldaia: detrazioni del 65%. Sostituire la caldaia conviene? I risparmi in bolletta

Il bonus caldaia è stato confermato dalla Legge di Stabilità 2016 e prevede delle detrazioni dall’Irpef o dall’Ires del 65%. L’ecobonus, applicabile su interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica, è un incentivo a sostituire la vecchia caldaia con una nuova che deve rispettare, ovviamente, dei parametri stabiliti dalla legge.
La sostituzione della caldaia fa riscontrare anche un risparmio in bolletta del 20% che costituisce un altro stimolo alla sostituzione degli impianti di riscaldamento.
Vediamo quali sono le agevolazioni fiscali previste dalla normativa e per quali lavori, come si applicano le detrazioni e qual è l’effettivo risparmio in bolletta per le famiglie.

Bonus caldaia: interventi efficienza energetica, sostituzione caldaia

Gli ecobonus tra cui il bonus caldaia sono stati prorogati dalla Legge di Stabilità e confermati anche per quest’anno e dispongono che, alle spese sostenute ai fini dell’incremento del livello di efficienza energetica, devono essere applicate delle detrazioni fiscali pari al 65% nel caso in cui esse riguardino l’istallazione di strumenti che comportino la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento ed il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, comprensive di infissi), l’istallazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (ecobonus).

Nello specifico, il bonus caldaia prevede una detrazione dalle imposte sui redditi (Irpef o Ires) in misura pari al 65 per cento, entro un limite massimo di spesa che, per quanto riguarda gli interventi sulle caldaie, è di 30.000 euro.

Bonus caldaia: come funziona?

Per poter ottenere il bonus caldaia bisogna farsi rilasciare da un tecnico abilitato l’asseverazione che dimostri che tutti i requisiti sono stati rispettati e che trasmetta all’ENEA la scheda degli interventi realizzati.

La detrazione fiscale viene spalmata su 10 anni, quindi, l’importo totale deve essere diviso in 10 rate di uguale importo, da scaricare in dieci anni mediante la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico).

Bonus caldaia: percentuali di detrazione

La normativa che regolamenta l’ecobonus relativo alle caldaie viene aggiornato di anno in anno dalla Legge di Stabilità e per il 2016 la percentuale di detrazione è del 65%.

Era stato inizialmente previsto che per il 2016 la detrazione fiscale per la riqualificazione energetica scendesse al 50%, ma poi la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato l’ecobonus 65% anche per le spese sostenute dal 1/1/2016 al 31/12/2016, sia per i privati che per i condomini.

Attualmente quindi le percentuali sono così stabilite:

  • Detrazione 55%: per le spese sostenute fino al 5 giugno 2013;
  • Detrazione 65%: per le spese sostenute per le caldaie a condensazione (con termoregolazione del calore) o a biomassa dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016 sia per i privati (singole unità immobiliari) che per i condomini.

Per l’anno 2017, invece, salvo ulteriori proroghe, le detrazioni scenderanno al 36%.

Analizziamo, ora, gli altri vantaggi e gli impianti più efficienti secondo le normative europee.

Sostituzione caldaia: risparmio in bolletta ed impianti più efficienti

Dal 26 settembre in tutti i Paesi europei è entrato in vigore l’obbligo di non produrre più caldaie secondo il vecchio modello a tiraggio forzato, sostituito ora dagli impianti a condensazione.

La caldaia a condensazione sfrutta al meglio il potenziale energetico del combustibile poiché recupera il potere dei gas di scarico e li rimette in circolazione, il che si risolve in migliori rendimenti ed i risparmi conseguiti si aggirano intorno al 20%

Inoltre l’istallazione non richiede molto tempo: se è possibile sfruttare la canna fumaria esistente, è necessario solo un giorno di lavoro, se invece le condizioni non sono del tutto favorevoli i giorni di lavoro possono oscillare tra i due e i tre.

Le nuove regole sull’etichettatura energetica degli impianti di riscaldamento e acqua calda sanitaria (ACS) per le abitazioni, impongono al produttore di indicare i consumi della singola tecnologia e, installatore i consumi dell’intero impianto.

Questo permette al consumatore di confrontare e poi scegliere la caldaia in base ad una scala energetica, proprio come avviene da tempo per gli altri elettrodomestici.

Ovviamente, ai fini di un beneficio economico, ci sono numerose variabili che ogni famiglia deve prendere con considerazione prima di un investimento del genere, ad esempio: struttura dell’edificio, metratura dell’appartamento, condizioni del vecchio impianto di riscaldamento, spese aggiuntive per adattare il nuovo apparecchio all’impianto già esistente.

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