Sondaggi elezioni amministrative: allarme centrodestra, il PD può fare il pieno

Alessandro Cipolla

12 Agosto 2021 - 10:53

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Il consorzio Opinio in vista delle elezioni amministrative ha realizzato una serie di sondaggi a Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna: il PD grazie ai 5 Stelle può puntare all’en plein.

Sondaggi elezioni amministrative: allarme centrodestra, il PD può fare il pieno

Si terranno il prossimo 3 e 4 ottobre le elezioni amministrative, con lo scacchiere dei candidati e delle coalizioni che nelle grandi città interessate dal voto ormai si è delineato.

Una tornata questa delle amministrative 2021 molto attesa, anche a livello nazionale, visto che le urne si apriranno in cinque delle sei più grandi città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna.

In vista di questo voto così delicato, il consorzio Opinio Italia ha realizzato per conto della Rai una serie sondaggi nelle cinque città facendo scattare una sorta di allarme all’interno del centrodestra.

Per il sondaggio infatti il PD sarebbe vittorioso al primo turno a Bologna e in forte vantaggio a Napoli, due città dove c’è una alleanza con i 5 Stelle, mentre una possibile sinergia proprio con i grillini potrebbe risultare decisiva negli scontati ballottaggi che si terranno a Roma, Milano e Torino.

Elezioni amministrative 2021: i sondaggi

Dopo mesi di lunghe trattative e colpi di scena, con gli attivisti del Movimento 5 Stelle che a Milano hanno scelto di puntare sull’avvocato Elena Sironi si può definire completo il quadro dei candidati nelle principali città chiamate al voto in questa tornata 2021 delle elezioni amministrative.

Vediamo allora qual è lo scenario ipotizzato dai sondaggi realizzati da Opinio in queste cinque grandi città chiamate a eleggere il proprio sindaco.

Roma

A Roma il candidato del centrodestra Enrico Michetti, anche se in calo, sarebbe sempre in testa mentre per l’accesso al ballottaggio Roberto Gualtieri appare in vantaggio rispetto a Virginia Raggi e Carlo Calenda.

Altri sondaggi realizzati nell’ultimo periodo, indicano come in caso di un ballottaggio tra Michetti e Gualtieri l’ex ministro sarebbe il grande favorito, con il Tribuno indicato vincente soltanto un testa a testa con la sindaca Raggi.

Milano

Con i 5 Stelle che quasi sul gong hanno scelto la propria candidata, a Milano Beppe Sala al momento sarebbe in vantaggio ma l’asticella della maggioranza assoluta al primo turno non sembrerebbe essere alla portata.

Appare scontato di conseguenza un ballottaggio con Luca Bernardo: il sindaco uscente che a quel punto potrebbe cercare l’intesa con i pentastellati per scongiurare un sorpasso da parte del candidato del centrodestra.

Napoli

Nel capoluogo campano il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di puntare insieme su Gaetano Manfredi, con l’ex ministro che per il sondaggio avrebbe un buon margine di vantaggio su Catello Maresca.

Al ballottaggio così potrebbero essere decisivi i tanti voti attribuiti all’ex sindaco di centrosinistra Antonio Bassolino, ma anche il seguito di Alessandra Clemente, l’assessore indicata da Luigi De Magistris come la sua erede, potrebbe avere un peso non indifferente.

Torino

L’unica grande città in queste elezioni amministrative dove il centrodestra appare favorito è Torino, con l’imprenditore Paolo Damilano che è indicato in testa rispetto al candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo.

Anche in questo caso una intesa con il Movimento 5 Stelle potrebbe far pendere l’ago della bilancia dalla parte del PD, ma c’è da considerare che Lo Russo da consigliere d’opposizione non è mai stato tenero con la giunta Appendino: l’esito di questo voto rimane di conseguenza molto incerto.

Bologna

A Bologna invece la situazione appare essere già abbastanza definita: dopo aver vinto le primarie e aver trovato un accordo con il Movimento 5 Stelle, Matteo Lepore viene attestato dal sondaggio ben oltre la soglia della maggioranza assoluta.

Non sarebbe così un caso che di recente Matteo Salvini, analizzando lo scenario di queste amministrative, ha ammesso che sotto le Due Torri sarà difficile per il centrodestra ripetere l’exploit riuscito a Giorgio Guazzaloca nel 1999.

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