Si prospetta una difficile settimana per il trasporto: dallo sciopero Alitalia di oggi a quello dei tassisti contro Uber giovedì. Tutti i vertici dei prossimi giorni.
Settimana difficile per i trasporti, giorni impegnativi per il Ministero dello Sviluppo Economico e per quello del Trasporto. Sotto i riflettori, ancora una volta, le due patate bollenti del settore: Alitalia e i tassisti contro Uber.
Alitalia, dopo il sì al piano industriale e il polverone mosso dal probabile abbandono della presidenza da parte di Montezemolo, oggi, lunedì 20 marzo, deve fronteggiare lo sciopero dei controllori di volo, dalle 13 alle 17. Garantiti i voli nelle fasce protette ma inevitabili le ripercussioni sul traffico aereo.
A tal proposito, nei giorni scorsi, Alitalia aveva comunicato di essere stata costretta a cancellare il 40% dei voli previsti nella giornata di oggi, sia nazionali che internazionali, per un totale di 22 collegamenti. I passeggeri coinvolti nelle cancellazioni saranno ridistribuiti sui primi voli disponibili.
Nel frattempo, sempre per oggi è previsto l’incontro tra i vertici Alitalia, i sindacati e il governo al Ministero dello Sviluppo Economico. Il ministro Carlo Calenda, insieme ai ministri del Lavoro e dei Trasporti, GIuliano Poletti e Graziano Delrio, vogliono vederci chiaro sul nuovo piano industriale dell’azienda per capire in che modo Alitalia intende rilanciare la compagnia.
In particolar modo vogliono essere illuminati sui “punti caldi” del piano, quelli che stanno suscitando la reazione dei sindacati, i quali infatti hanno indetto uno sciopero nazionale per il 5 aprile:
- esuberi: previsti nel piano industriale 2.037 esuberi solo sul personale di terra, di cui 1338 coinvolgeranno i dipendenti a tempo indeterminato, 558 quelli a tempo determinato e 141 addetti agli uffici esteri. A questi dovrebbero poi aggiungersene altri 400 riguardanti i naviganti, ovvero 100 esuberi tra i piloti e 300 tra gli assistenti di volo;
- tagli dello stipendio: si calcola un taglio medio dello stipendio intorno al 30%. Nello specifico i tagli per i piloti di medio raggio si dovrebbero aggirare sul 28%, per quelli di lungo raggio sul 22% e ben 32% per gli stipendi degli assistenti di volo.
A tal proposito Delrio ha dichiarato:
"Ogni licenziamento è una sofferenza. Questa è la base da cui partiamo. Dobbiamo vedere bene il piano industriale vero e proprio, noi puntiamo al rilancio industriale. Abbiamo sempre detto che di esuberi si parla solo dopo aver dato un giudizio sul piano industriale di sviluppo”.
Trasporti, settimana difficile: lo sciopero dei tassisti
Un’altra minaccia di sciopero, sempre sul fronte trasporti, proviene dai tassisti.
Previsto per giovedì 23 marzo, lo sciopero ha di fatto lo stesso scopo di quelli precedenti: chiedere norme ferree che regolino il servizio Uber.
Previsto oggi l’incontro tra i sindacati dei tassisti e Uber, un incontro voluto soprattutto dal manager di Uber Italia, Carlo Tursi che domani, martedì 21 marzo, sarà ricevuto al Ministero dei Trasporti.
Proprio per questo molte sigle sindacali non hanno dato ancora la loro adesione allo sciopero di giovedì: vogliono aspettare di conoscere gli esiti di questi incontri ma soprattutto del tavolo tecnico che si sta adoperando per regolarizzare l’attività di Uber.
Lo scorso 24 febbraio infatti al Ministero delle Infrastrutture era stato firmato il protocollo secondo il quale entro il 21 marzo sarebbero state definite ed istituite nuove regole.
Mentre i sindacati delle auto bianche continuano a scagliarsi contro il colosso Uber, anche dopo l’emendamento Milleproroghe, Uber tenta la via del dialogo, cercando di aprire le porte ad un confronto civile.
“Per troppo tempo Uber è stata vista in contrapposizione al servizio taxi”
ha spiegato Tursi che sottolinea come questo confronto costante penalizzi esclusivamente i consumatori. I sindacati però respingono la proposta al mittente, vedendola come una mera mossa di marketing, e hanno scelto di non prendere parte all’incontro di oggi.
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