Il recente cauto ottimismo che George Soros dimostrò al World Economic Forum di Davos è stato seccamente smentito da una recente intervista nella quale il guru della finanza ha espresso il suo parere senza mezzi termini: "L’euro distruggerà l’Unione europea". E sì che al WEF, nonostante alcune perplessità, aveva affermato che il percorso da intraprendere era giusto, ma bisognava darsi una mossa per attuare la seconda fase al fine di rilanciare la crescita.
Lo scenario: ribellioni dall’Europa del Sud
Lo scenario più recente previsto da Soros è quello più fosco: l’euro distruggerà l’Unione europea. A sollevare tale problema potrebbero essere proprio le rivoluzioni interne ai Paesi più pressati, in particolare quelli sud-europei (compresa l’Italia, dunque). Le manovre lacrime e sangue che hanno messo in ginocchio l’Europa del Sud potrebbe dunque diventare un boomerang e ritorcersi contro la Germania e l’Unione europea intera, colpevole di perseguire una politica di austerity che non porta risultati. Sia durante una sua intervista nel programma olandese Nieuwsuur, sia sul suo Open Europe Blog, Soros ha espresso gli stessi identici concetti: "Sono terribilmente preoccupato per l’euro, perché è potenzialmente in grado di distruggere l’Unione europea".
In cosa consisterebbe la speranza di salvezza? In un radicale cambiamento, secondo il guru della finanza: "La Germania ha bisogno di rendersi conto che la politica che impone all’eurozona è controproducente e non può avere successo. Il Sud viene spinto, inconsapevolmente e senza cattive intenzioni, in una depressione di lunga durata. Questo potrebbe durare più di un decennio o addirittura diventare permanente, finché la sofferenza non sarà così grande che darà vita a una ribellione, un rifiuto drastico dell’Unione europea, il che porterebbe alla sua distruzione".
Ci troviamo di fronte a un’Europa instabile
Lunga vita all’euro, ma sarà una vita debole e precaria: "Potrebbe durare molto tempo", ha dichiarato Soros "ma credo che alla fine sarà destinato a far crollare l’Unione europea. Il tempo che ci vorrà, e può richiedere generazioni, sarà tempo perso in termini di libertà politica e di prosperità economica. Personalmente ritengo che il risultato sarà una terribile tragedia per l’Ue. E ciò sta accadendo alla società aperta più sviluppata del mondo. Una tragedia terribile, per me. Tutto ciò sta accadendo sulla base di una mancanza di comprensione di problemi molto complessi".
La situazione finanziaria attuale, secondo Soros, prevede un sistema diviso in due: da una parte ci sono i creditori, dall’altra i debitori. E a comandare sono i debitori, il che, porterà secondo Soros a un ulteriore peggioramento della situazione e della stabilità politica.
Timori non privi di fondamento quelli di Soros, visto che il finanziere ha già notevolmente ridotto tutte le esposizioni legate all’euro presenti nel suo portafoglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA