Le sanzioni alla Russia potrebbero essere prorogate e implementate con ulteriori sanzioni per i bombardamenti in Siria. Ecco come funzionano le restrizioni imposte al Cremlino.
L’epoca delle sanzioni alla Russia è probabilmente destinata a proseguire, nonostante l’arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, che ha più volte manifestato l’intenzione di normalizzare i rapporti con il Cremlino.
Domani a Berlino - stando a quanto viene riferito alla Reuters da alcune fonti vicine alla situazione - il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e i leader di alcuni Paesi UE (Germania, GB, Francia, Italia e Spagna) discuteranno del prolungamento delle sanzioni alla Russia e della possibilità di imporre nuove sanzioni in seguito ai bombardamenti compiuti in Siria.
Il timore dei vertici del Vecchio Continente è che il presidente russo Vladimir Putin possa approfittare del tempo rimasto prima del 20 gennaio - giorno in cui avverrà ufficialmente l’insediamento di Trump - per condurre nuovi attacchi in Ucraina e Siria.
Ma da quanto tempo sono in vigore le sanzioni alla Russia e come funzionano?
Sanzioni alla Russia: come funzionano? Le restrizioni diplomatiche
Dal marzo 2014, dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia, l’Unione europea ha imposto gradualmente alcune misure restrittive alla Federazione, in campo sia economico che diplomatico.
Per quanto riguarda le relazioni diplomatiche, i colloqui bilaterali UE-Russia sono stati sospesi, così come i negoziati relativi all’adesione della Russia all’OCSE e all’Agenzia internazionale per l’energia. La formula del G8 è stata sostituita dal G7.
Sanzioni alla Russia: come funzionano? Le restrizioni economiche
Sul fronte economico, in seguito all’annessione della Crimea e di Sebastopoli, il Consiglio europeo ha imposto alcune restrizioni alle relazioni con queste aree. Tali misure - come si legge in un documento del Consiglio - comprendono
“un divieto di importazione di beni provenienti dalla Crimea e da Sebastopoli imposto nel giugno 2014 e restrizioni, introdotte a luglio, sugli scambi e gli investimenti relativi a taluni settori economici e progetti infrastrutturali.
Inoltre, dal dicembre 2014 sono in vigore un divieto totale sugli investimenti e un divieto di prestazione di servizi turistici in Crimea. Sono vietate anche le esportazioni di altri beni essenziali per determinati settori, tra cui le attrezzature per l’esplorazione, la prospezione e la produzione di petrolio, gas e risorse minerarie”.
Queste misure saranno in vigore fino al 23 giugno 2017.
Sanzioni alla Russia: come funzionano? Scambi con la Russia e cooperazione economica
Per quanto riguarda gli scambi con la Russia, dopo aver preso atto del mancato rispetto degli accordi di Minsk da parte del Cremlino, il Consiglio ha prorogato le sanzioni fino al 31 gennaio 2017. Le sanzioni in questione:
- limitano l’accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell’UE da parte dei cinque maggiori enti finanziari russi di proprietà dello Stato e delle loro filiali controllate a maggioranza stabilite al di fuori dell’UE, nonché di tre grandi società russe attive nel settore energetico e di tre operanti in quello della difesa;
- impongono un divieto di esportazione e di importazione per quanto riguarda il commercio di armi;
- stabiliscono un divieto di esportazione dei beni a duplice uso per scopi militari o utilizzatori finali militari in Russia;
- limitano l’accesso russo a determinati servizi e tecnologie sensibili che possono essere utilizzati per la produzione e la prospezione del petrolio.
Inoltre, in materia di cooperazione economica, i leader europei hanno chiesto alla BEI (Banca europea degli investimenti, ndr) di sospendere la firma di nuovi finanziamenti all’interno della Federazione russa.
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