Sandro Gozi (Pd) indagato a San Marino, nel mirino una consulenza della Banca centrale

Elisabetta Scuncio Carnevale

15/04/2019

15/04/2019 - 18:11

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L’esponente Pd Gozi, candidato alle prossime elezioni europee con Macron, avrebbe ottenuto una consulenza fantasma dalla Banca centrale di San Marino

Sandro Gozi (Pd) indagato a San Marino, nel mirino una consulenza della Banca centrale

A poche settimane dal voto, grane per l’esponente del Pd Sandro Gozi, candidato alle prossime elezioni europee con la lista En Marche del presidente francese Emmanuel Macron. Il politico dem sarebbe indagato a San Marino per amministrazione infedele in concorso.

Con lui, a finire nel mirino del Tribunale Unico, ci sarebbe anche Catia Tomasetti, presidente di Banca Centrale sammarinese. Sotto accusa una consulenza da 220 mila euro.

Sandro Gozi (Pd) indagato, con Banca centrale incarico regolare

“Leggo notizie su una presunta indagine nei miei confronti da parte del Tribunale Unico di San Marino. Personalmente posso affermare con certezza di non aver ricevuto alcuna comunicazione giudiziaria e ciò non mi sorprende”.

Sandro Gozi (Pd) non nasconde le proprie perplessità, dopo aver appreso la notizia di una presunta indagine nei suoi confronti. Lui, almeno per il momento, nega di aver ricevuto alcuna informativa di garanzia. L’esponente renziano ne è certo: la consulenza di cui si parla

“non può prestarsi ad alcuna critica in quanto rientra nel mio ambito tipico professionale e l’incarico mi è stato affidato dal consiglio di amministrazione della Banca Centrale di San Marino nel pieno rispetto delle sue procedure”.

Oggetto dell’incarico incriminato sarebbe l’adeguamento normativo sammarinese volto ad armonizzare i rapporti con l’Unione europea e con le istituzioni straniere.

Di tutto altro avviso sarebbe invece Alberto Buriani, commissario della legge di San Marino, titolare delle indagini. Secondo il magistrato, il consiglio direttivo della Banca centrale sammarinese avrebbe affidato proprio a Gozi una consulenza, rivelatasi poi fittizia, da 220 mila euro: 120 mila euro erogati mensilmente, 10 mila euro al mese più un rimborso spese, più altri 100 mila dopo la sottoscrizione dell’accordo con l’Ue.

Secondo l’indagine Gozi e Tomasetti, in concorso tra loro, con una serie di “azioni esecutive del medesimo disegno criminoso” avrebbero portato il consiglio direttivo dell’istituto di credito a stipulare il contratto per la falsa consulenza.

Chi sono i candidati del Pd alle prossime elezioni europee

Sandro Gozi, oltre ad essere candidato alle prossime europee - lo ricordiamo - è stato anche sottosegretario con delega agli affari europei alla presidenza del Consiglio dei Ministri sia nel governo Renzi che in quello Gentiloni.

Intanto il candidato di Macron si difende da ogni accusa: questa notizia, arrivata a distanza di pochi giorni dall’annuncio della sua candidatura, sarebbe stata fatta circolare ad arte per screditarlo.

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