Salvini sabato a Lampedusa: “Non sarò a Roma alla sfilata dei burattini…”

Alessandro Cipolla

24 Marzo 2017 - 13:37

Matteo Salvini snobba le celebrazioni in programma sabato per l’anniversario dei Trattati ma sceglie di essere a Lampedusa: “Non sarò a Roma alla sfilata dei burattini…”

Salvini sabato a Lampedusa: “Non sarò a Roma alla sfilata dei burattini…”

Matteo Salvini sceglie Lampedusa sabato 25 marzo e snobba così le celebrazioni nella capitale per la ricorrenza del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.

Non mancano mai a Salvini le idee per attirare le attenzioni mediatiche sulle battaglie che da tempo il leader del carroccio ha intrapreso. Mentre tutto il mondo politico si appresta a celebrare a Roma l’anniversario dei Trattati, il segretario della Lega andrà invece a Lampedusa.

Non è casuale la scelta dell’isola siciliana per un comizio nella data del 25 marzo, con Salvini che ha scelto Lampedusa per protestare contro l’Europa nel giorno stesso in cui questa festeggia di fatto la nascita della CEE.

Sarà quindi il tema dell’immigrazione al centro della visita di Salvini a Lampedusa, con le dichiarazioni rilasciate alla vigilia dell’appuntamento dal leader della Lega Nord che fanno già intendere come i toni saranno molto accesi.

Niente Roma, Salvini sceglie Lampedusa

Sabato 25 marzo Matteo Salvini sarà a Lampedusa, dove terrà anche un breve comizio nel cuore dell’isola simbolo della questione migranti. Una scelta questa che è una sorta di protesta per quello che in contemporanea avverrà a Roma.

Nella capitale infatti sarà un giorno speciale, dove si terranno le cerimonie ufficiali per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, l’accordo firmato il 25 marzo del 1957 che dette il via alla Comunità Economica Europea e di fatto pose le basi per la futura Europa unita.

Per Salvini invece c’è poco da festeggiare, dichiarando in un intervento a Radio Padania come sabato sarà a Lampedusa che per lui è il simbolo del fallimento dell’Europa con i suoi 10.000 morti affogati e 500.000 sbarchi negli ultimi tre anni.

Sabato 25 non sarò a Roma alla sfilata dei burattini, con Merkel, Renzi e gli altri fenomeni del Circo Europa. Darò voce agli italiani che hanno poco da festeggiare, che chiedono rispetto delle regole.

Se queste sono le premesse, c’è da aspettarsi che sabato nel suo intervento a Lampedusa le parole di Salvini saranno molto dure contro l’Europa, ma non mancano le reazioni per questa decisione del leader della Lega.

La sindaca di Lampedusa pronta ad accogliere Salvini

Alcuni giorni fa dal Viminale è arrivato un allarme sull’aumento degli sbarchi di migranti che si sta verificando in questi primi mesi del 2017.

Secondo i dati del ministero dell’Interno, c’è stato un incremento del 67% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno, con il rischio se i flussi dovessero mantenersi così costanti dell’arrivo da qui a dicembre anche di 250.000 persone sulle nostre coste.

Il problema quindi è sempre grande, ma il sentore comune è che in questo momento l’Europa non voglia entrare nel discorso immigrazione, visto il particolare momento che vedrà nei prossimi mesi svolgersi elezioni molto delicate in Francia e in Germania.

Il pericolo è che l’Italia venga lasciata un po’ a se stessa per quanto riguarda la gestione dei migranti, con il nostro paese che potrebbe avere delle difficoltà a gestire un probabile sostanzioso aumento del numero degli sbarchi.

In quest’ottica, la scelta di Salvini di andare a Lampedusa è una buona idea per cercare di attirare l’attenzione sul problema dei migranti. Per alcuni critici però, la scelta del leader del carroccio è solo dettata dalla ricerca di una sorta di spot elettorale.

Polemiche a parte, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini si è detta pronta ad accogliere Matteo Salvini, anche se non è d’accordo con il leghista sulla situazione attuale dell’isola che per la prima cittadina dovrebbe invece essere presa a modello.

In questi giorni ospitiamo una media di 500 persone al giorno. L’isola non è “invasa”, ci sono turisti, e anche nei momenti di maggiore pressione ha saputo reagire alla grande: altro che fallimento, Lampedusa dovrebbe essere un modello europeo. Anzi, Salvini sarebbe dovuto venire prima per rendersi conto dell’umanità dei lampedusani.

Non rimane che vedere quindi come Lampedusa andrà ad accogliere Salvini, ma l’auspicio di fondo è che sabato sia nell’isola che a Roma non ci siano altri episodi di tensione dopo i fatti di Napoli della settimana scorsa.

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