Saldo e stralcio dei contributi previdenziali: i motivi della protesta della Cassa Forense

Isabella Policarpio

22 Febbraio 2019 - 16:17

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La Cassa Forense ha presentato una mozione di protesta contro la concessione del saldo e stralcio dei contributi previdenziali, prevista dalla Legge di Bilancio 2019. I dettagli del reclamo.

Saldo e stralcio dei contributi previdenziali: i motivi della protesta della Cassa Forense

La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense ha presentato una mozione di protesta contro la misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 che estende anche agli avvocati la possibilità di avvalersi del saldo e stralcio per gli omessi versamenti dei contributi previdenziali nei confronti della Cassa.

La mozione è stata approvata all’unanimità nella seduta del 18 gennaio 2019, dove sono stati evidenziati i profili di incostituzionalità della previsione di legge, che causa all’Ente notevoli effetti negativi, sia riguardo alla sua sostenibilità finanziaria che sul trattamento previdenziale degli iscritti.

Per questa ragione la Cassa auspica un riesame della questione ed un tempestivo provvedimento di correzione da parte del Governo e del Parlamento. Vediamo quali sono le argomentazioni sulle quali si fonda la mozione di protesta.

Saldo e stralcio per gli avvocati: la Cassa Forense si oppone

Come promesso, la Cassa Forense ha presentato una mozione di protesta rivolta al Governo e al Parlamento chiedendo di eliminare la previsione della Legge di Bilancio 2019 che consente agli avvocati di avvalersi del saldo e stralcio per i contributi previdenziali omessi.

Il Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense nel contestare il metodo utilizzato - ritenuto lesivo dell’autonomia degli enti previdenziali - ha invitato le Autorità competenti ad intervenire con un provvedimento correttivo. In caso contrario, la Cassa Forense ha dichiarato che farà valere i suoi interessi nelle sedi giudiziarie competenti, coinvolgendo anche gli altri Enti previdenziali dei liberi professionisti.

I motivi della mozione

La mozione di protesta al saldo e stralcio stabilito dalla Legge di Bilancio 2019 è ritenuta inopportuna e incostituzionale per le seguenti ragioni:

  • rappresenta una grave ingerenza nell’autonomia normativa e gestionale della Cassa, riconosciuta dal D.Lgs n. 509 del 1994 e ribadita dalla sentenza n. 7 del 2017 della Corte Costituzionale;
  • crea una ingiustificata disparità di trattamento tra gli iscritti, con ricadute inevitabili sui futuri trattamenti pensionistici e previdenziali;
  • crea una oggettiva disparità tra le varie Casse previdenziali, a seconda dei diversi sistemi di riscossione adottati da ciascuna;
  • è stata adottata senza la previa consultazione della Cassa.

La Cassa Forense ha rilevato che il saldo e stralcio dei contributi previdenziali avrà delle pesanti ricadute economiche che possono compromettere la sostenibilità di medio e lungo periodo, producendo un minor gettito di entrate di circa 110 milioni di euro.

In allegato la mozione presentata dal Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense.

Mozione di protesta Cassa Forense
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