SREP BCE: le banche italiane già promosse

C. G.

16/12/2019

16/12/2019 - 08:38

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SREP BCE: le banche italiane che hanno rispettato i requisiti 2020 e sono state pertanto promosse

SREP BCE: le banche italiane già promosse

SREP BCE: le banche italiane sono tornate sotto la lente d’ingrandimento dell’istituto centrale, passato ormai dalle mani di Mario Draghi a quelle di Christine Lagarde.

Alcuni istituti hanno già ricevuto l’attesa promozione e sono stati giudicati in grado di superare i requisiti patrimoniali pensati per il 2020.

Gli SREP della BCE prendono in considerazione alcuni aspetti fondamentali tra cui il modello imprenditoriale, la governance e la gestione del rischio, il rischio di capitale e i rischi di liquidità e provvista. Sono state diverse le banche italiane già giudicate “virtuose” da questi punti di vista.

SREP BCE: le banche italiane già promosse

Con il termine SREP BCE (letteralmente Supervisory Review and Evaluation Process) si intende quel processo di analisi che l’istituto svolge sulle banche italiane ed europee per valutarne la stabilità e gli eventuali rischi. Come anticipato, alcune aziende del Belpaese hanno già superato gli SREP della BCE per il 2020.

1. Intesa Sanpaolo

Per l’istituto di credito la Banca Centrale europea ha imposto requisiti patrimoniali 2020 del 9,16% per quel che riguarda il Common Equity Tier 1 ratio e del 9,35% per il CET1 Ratio pro-forma a regime.

Intesa, dal canto suo, ha già portato a casa rispettivi 14% e 14,2% al 30 settembre scorso. L’esame è stato ampiamente superato.

2. Credem

Anche il Credito Emiliano è rientrato nel gruppo delle banche italiane promosse dagli SREP della BCE. Quest’ultima ha fissato dei requisiti patrimoniali in termini di Common Equity Tier 1 ratio pari all’8%, mentre l’istituto ha risposto con un dato al 13,7% (a fine settembre).

3. BPER

Stando ai dati rilevati al 30 settembre 2019, BPER ha portato a casa un CET1 ratio in regime transitorio del 13,23%. Un dato decisamente superiore rispetto al previsto requisito patrimoniale del 9%. Anche l’emiliana, insomma, si è aggiunta alla lista delle banche italiane promosse dagli SREP BCE.

4. UniCredit

Nella giornata di lunedì 2 dicembre l’istituto di Jean Pierre Mustier è stato valutato positivamente dalla BCE. Al 30 settembre scorso, esso ha segnalato un CET 1 ratio fully loaded del 12,6% che si è confrontato con il 9,84% previsto per il 2020.

5. Banco BPM

Per l’istituto nato dalla fusione tra Banco Popolare di Milano e il Banco Popolare la BCE ha fissato un Common Equity Tier 1 ratio del 9,385% (criteri transitori) e al 9,505% (a regime).

Al 30 settembre la banca ha superato i requisiti richiesti con dati al 13,76% e al 12,06%.

6. MPS

I requisiti patrimoniali SREP da rispettare sono stati i seguenti: 11% complessivo a livello consolidato e 10,14% di Common Equity Tier 1 ratio. La senese però, ha già vantato un CET1 ratio transitional del 14,8% e un fully loaded del 12,6%.

7. Popolare di Sondrio

In questo caso l’istituto centrale ha chiesto un Common Equity Tier 1 ratio del 10% ma Popolare di Sondrio ha lasciato osservare (al 30 settembre 2019) un CET 1 ratio del 15,92% phased-in e un 15,89% fully phased. L’istituto ha per il momento chiuso la lista delle banche già promosse dagli SREP della BCE.

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