Rizzo: “L’Europa vuole fare cassa con i risparmi degli italiani”. VIDEO

Alessandro Cipolla

25 Giugno 2020 - 10:35

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Marco Rizzo durante la puntata di L’altro punto di vista mette in guardia dalla prospettiva di un’Europa che potrebbe mettere le mani sul piccolo risparmio degli italiani: “Se vuoi fare cassa devi farla sui grandi numeri”.

L’Italia sta vivendo in una situazione di limbo, schiacciata da una parte dalla crisi sanitaria ed economica dovuta al coronavirus e bloccata dall’altra dai continui rinvii a Bruxelles sul tema del Recovery Fund, tanto che il ministro Roberto Gualtieri ha annunciato ora un nuovo scostamento di bilancio.

Si parla di altri 20 miliardi che dovranno servire a fronteggiare l’emergenza e rifinanziare le varie misure assistenziali messe in campo negli ultimi mesi, con il conto totale degli scostamenti che così arriverebbe alla cifra tonda di 100 miliardi.

Tutto nuovo debito che si va aggiungere a quello già esistente: a breve per l’Italia sarà inevitabile affrontare il tema di come fare cassa per coprire questi costi, con Marco Rizzo che a riguardo prospetta un’ipotesi inquietante.

Nel corso della puntata di L’altro punto di vista, il format di MoneyTV in onda sul canale YouTube di Money.it, il segretario generale del Partito Comunista ha fatto intendere come nel mirino dell’Europa ci potrebbe essere il risparmio privato degli italiani.

Con questo modello di sistema è chiaro che i soldi si vanno a prendere sempre dai soliti noti - ha affermato Rizzo - quindi se vuoi fare cassa davvero devi fare cassa sui grandi numeri quindi le pensioni, le prime case e il piccolo risparmio”.

Il sentore dell’ex parlamentare è che “l’Unione Europea voglia mettere le mani su questa sorta di anomalia, che l’80% degli italiani ha la prima casa, quindi se vuoi fare cassa lo fai mettendo un Imu sulla prima casa”.

Di fronte a questa crisi galoppante del sistema economico, per Marco Rizzo servirebbe “un cambio di sistema dove il settore pubblico venga rilanciato, con i grandi mezzi di produzione socializzati e affidati alla gestione dei lavoratori”.

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