Riunione Fed: ecco cosa aspettarsi dalle dichiarazioni del FOMC di aprile

Flavia Provenzani

27/04/2016

27/04/2016 - 08:20

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Stasera la riunione della Federal Reserve: ecco cosa aspettarsi dalle dichiarazioni del FOMC di oggi, mercoledì 27 aprile.

Riunione Fed: ecco cosa aspettarsi dalle dichiarazioni del FOMC di aprile

La riunione della Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti, si concluderà questa sera alle 20:00 (ora italiana) con la pubblicazione del report del FOMC, nel quale saranno disponibili i contenuti affrontati durante l’ultima riunione di politica monetaria della Fed.
Non è prevista, invece, la consueta conferenza stampa del presidente Janet Yellen.

Cosa aspettarsi dalla riunione della Fed?
Quali saranno le novità previste dalla banca centrale e quando sarà atteso il prossimo rialzo dei tassi di interesse?

La riunione della Fed potrebbe mostrare una banca centrale impegnata ad evitare un sell off sui mercati finanziari e a lasciare la porta aperta per un rialzo dei tassi a giugno.

Mentre i mercati rimangono cauti in attesa della Fed, ecco le previsioni e cosa aspettarsi dalle dichiarazioni di domani a seguito della riunione della banca centrale più potente al mondo.

Riunione Fed, previsioni: cosa aspettarsi oggi

Dopo la riunione della BCE oggi è il turno della banca centrale statunitense.
Iniziata martedì, la riunione della Fed avrà conclusione nella serata di oggi, mercoledì alle 20:00 (ora italiana): secondo il consensus del mercato, la Federal Reserve lascerà la porta aperta per un rialzo dei tassi di interesse durante la prossima riunione del 14-15 giugno, ma cercherà di farlo in un modo che non deluda i mercati finanziari.

La commissione di politica monetaria della Federal Reserve - il FOMC - è ancora impegnata a discutere dell’economia degli Stati Uniti e della politica monetaria nel Paese e rilascerà una dichiarazione ufficiale nella serata di mercoledì.

Gli economisti non si aspettano un rialzo dei tassi di interesse in sede del meeting della Fed di aprile.

La Fed lascerà, tuttavia, la porta aperta alla possibilità di un rialzo dei tassi a giugno, come specificato anche dall’economista alla Barclays Rob Martin.

Riunione Fed, previsioni: segnali per un rialzo dei tassi a giugno?

La situazione si fa sempre più scomoda per la Fed. Lanciare segnali troppo chiari sui prossimi rialzi dei tassi di interesse rischia di stordire i mercati finanziari mentre un orientamento troppo dovish potrebbe spingere i mercati a non prezzare alcun rialzo dei tassi nel 2016.

La Fed si aspetta due rialzi dei tassi quest’anno, ma il mercato a malapena ne prevede uno. I membri della Federal Reserve sembrato turbati dall’orientamento dovish adottato dal mercato. Il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, ha rivelato che i rialzi dei tassi della banca centrale potrebbero essere maggiori di quanto si aspetta ora il mercato.

Riunione Fed: gli scenari possibili

Gli analisti hanno opinioni diverse su quale tipo di guidance la Fed deciderà di adottare domani.
La banca centrale potrà seguire diverse vie se vorrà mantenere viva la possibilità di un rialzo dei tassi nel mese di giugno.

Una possibilità, la più aggressiva, sarebbe quella di ripetere quanto detto ad ottobre, poco prima del primo rialzo dei tassi di dicembre, quando la Fed aveva riferito di stare valutando «se sarà opportuno aumentare il target range sui tassi nella sa prossima riunione».

Un approccio più “delicato” per anticipare ai mercati un possibile aumento dei tassi a giugno potrebbe essere quello di definire i rischi per l’economia degli Stati Uniti «quasi in equilibrio».

La Fed non ha dato alcuna definizione ai rischi per l’economia dall’inizio dell’anno, il che indica una certa preoccupazione tra i vertici della banca centrale.

O, più probabilmente, la Fed potrebbe dire che i rischi ribassisti «sono diminuiti».
Alcuni economisti pensano che la Fed non lancerà alcun messaggio rilevante nel report che farà seguito alla riunione di aprile.

"È troppo presto a nostro avviso mettere un altro rialzo dei tassi sul tavolo",

ha dichiarato Aneta Markowska, capo economista statunitense presso Societe Generale.

"Qualsiasi segnale probabilmente non farà altro che innescare un altro giro di volatilità sui mercati finanziari".

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