Continua la discussione sul rinnovo dei contratti degli statali: il sindacato Anief è contrario all’aumento di 85 euro. Da sciogliere il nodo sulle risorse.
Ancora non si è sbloccata la situazione del rinnovo dei contratti degli statali, nonostante l’accordo quadro raggiunto da Cgil, Cisl e Uil lo scorso 30 novembre con il Governo.
In base a quanto concordato, infatti, il Governo avrebbe dovuto predisporre un aumento di 85 euro mensili sugli stipendi dei dipendenti pubblici.
La trattativa infatti risulta al momento bloccata in attesa che il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia invii la direttiva all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.
In attesa che si sblocchi la situazione sul rinnovo del contratto degli statali, e venga dato il via libera all’aumento degli stipendi, continuano intanto le critiche sulle cifre degli aumenti. In particolare l’Anief, il sindacato della scuola, ritiene l’accordo raggiunto insufficiente.
Da sciogliere infine il nodo delle risorse: in occasione della firma del decreto sblocca risorse avvenuta la scorsa settimana il Ministro Madia ha infatti precisato come le risorse stanziate siano pari alla metà di quelle necessarie al rinnovo, rinviando il reperimento delle cifre mancanti alle prossime manovre finanziarie.
Ecco tutte le ultime notizie sul rinnovo dei contratti degli statali e l’aumento degli stipendi di 85 euro.
Rinnovo contratti statali: Anief contrario ad aumento di 85 euro sugli stipendi
Contrario al rinnovo del contratto degli statali così come ipotizzato nell’accordo raggiunto tra le principali sigle sindacali e l’esecutivo lo scorso novembre è l’Anief, il sindacato della scuola. Secondo l’Anief, in particolare, l’aumento di 85 euro sugli stipendi dei dipendenti pubblici sarebbe un vero tradimento dei lavoratori perché
"secondo la normativa vigente e la sentenza della Consulta dell’estate 2015 in attesa della firma del contratto, dal mese di settembre 2015 lo Stato avrebbe dovuto versare a ogni dipendente pubblico 105 euro di aumento medio, riconducibile a una busta paga mensile di 1.500. Ossia, il 7 per cento del proprio stipendio, salvo recuperare l’altro 50 per cento alla firma del contratto".
Secondo l’Anief, dunque, l’aumento di 85 euro lordi mensili sarebbe insufficiente: maggiormente equo sarebbe un accordo che garantisca 103 euro in più, come nel privato. Come sottolinea il presidente nazionale Anief nonché segretario confederale Cisal, Marcello Pacifico, inoltre è
"sempre più chiaro che lo stipendio resterà sostanzialmente fermo fino al 2021".
Rinnovo contratti statali: il problema delle risorse
Per quanto riguarda il rinnovo del contratto degli statali e, in particolare, l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, resta da sciogliere il nodo riguardante le risorse. Il Ministro Madia, infatti, in occasione della firma del decreto sblocca risorse ha sottolineato come lo stesso riguardi solo la metà dello stanziamento necessario per il rinnovo dei contratti. Il Governo ha quindi ammesso che occorrerà attendere l’anno prossimo, e probabilmente la prossima manovra finanziaria, per il reperimento di tutte le risorse necessarie.
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