La strada per il rinnovo dei contratti statali sembra ancora lunga, almeno per il comparto scuola. Ecco gli ostacoli nelle trattative.
Sembra una storia infinita quella che riguarda il rinnovo dei contratti degli statali, soprattutto per quanto riguarda il comparto scuola.
Nonostante le rassicurazioni delle Ministre Madia e Fedeli che puntualmente ogni settimana ribadiscono che il rinnovo si farà, cercando di tranquillizzare gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici che attendono lo sblocco da oltre otto anni, le trattative si fanno sempre più complicate.
Continua infatti il braccio di ferro tra l’Aran (l’agenzia che rappresenta il Governo) e i sindacati, con questi ultimi decisi a tenere il punto e a non cedere alle richieste dell’esecutivo.
I punti sui quali si gioca il confronto sono sostanzialmente due: l’aumento degli stipendi, ritenuto dai rappresentanti dei docenti e del personale Ata insufficiente, e la regolazione dei permessi.
Rinnovo contratti statali scuola: aumenti di stipendio insufficienti
Uno dei punti critici del rinnovo dei contratti promesso al comparto scuola, come accennato, è quello relativo agli aumenti dello stipendio.
Le cifre che girano attorno al rinnovo sono 85 euro lordi che si tradurrebbero in 40 euro netti di aumento medi. Cifre che dai sindacati sono considerate insufficienti dopo oltre 8 anni di blocco.
Sul punto il raggiungimento di un accordo si fa sempre più difficile essendo le risorse destinabili limitate e non aumentabili nel breve termine, come sottolinea Orizzonte Scuola.
Un’altra questione da chiarire è come verranno distribuiti gli aumenti promessi trattandosi, per il momento, di aumenti medi.
Rinnovo contratti statali scuola: i permessi e le ore
Un altro dei punti del rinnovo sul quale sindacati e Governo risultano per il momento lontani è quello dei permessi.
Per il momento nell’atto di indirizzo generale della Pa è riportato che si interverrà sulla particolare tempistica delle domande per i permessi della Legge 107.
Tuttavia ancora non sono state note le modifiche e le novità previste per il comparto scuola. Qualcosa di più in proposito si potrà sapere solo con la presentazione dell’atto di indirizzo di categoria e solo allora si potrà dare un parere in merito.
Infine a rendere complicato l’accordo tra le parti è la disciplina delle ore di lavoro in più che finora sono state svolte volontariamente dal personale docente, e che con il rinnovo si vorrebbero rendere obbligatorie concedendo ai dirigenti scolastici la possibilità di ricorrervi senza un tetto per il numero di incarichi da affidare ai docenti.
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