Buone notizie in arrivo per il rinnovo dei contratti degli statali: stanziati i fondi nella Legge di Bilancio 2018 per lo sblocco, aumento degli stipendi sempre più vicini.
Sembra avviarsi verso il lieto fine la vicenda che riguarda il rinnovo dei contratti degli statali.
Dopo anni di attesa e mesi di trattativa, infatti, il Governo ha stanziato nella Legge di Bilancio 2018, in approvazione in questi giorni in Parlamento, le risorse necessarie per garantire agli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici gli aumenti di stipendi promessi.
L’obiettivo, come ha ricordato più di una volta il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, è quello di rispettare gli accordi presi lo scorso 30 novembre con i sindacati.
Un aumento medio degli stipendi di 85 euro lordi e la revisione dei limiti reddituali per garantire a tutti i dipendenti pubblici di continuare a usufruire del bonus Renzi, sono dunque le novità principali contenute nella Legge di Bilancio 2018 per quanto riguarda il rinnovo dei contratti degli statali.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Rinnovo contratti statali, ok agli aumenti di stipendio. Il Governo ha trovato le risorse
Sono oltre 4 miliardi le risorse che il Governo ha stanziato complessivamente per garantire l’aumento degli stipendi degli statali, e rispettare l’accordo siglato con le tre principali sigle sindacali lo scorso 30 novembre.
Per il 2018 verranno stanziati 2,85 miliardi, che andranno ad aggiungersi alle risorse già stanziate lo scorso anno. Numeri importanti, che non sono tuttavia sufficienti a garantire l’aumento medio di 85 euro sugli stipendi dei dipendenti pubblici. Per non venire meno alle promesse fatte ai sindacati, dunque, saranno gli enti locali e gli enti pubblici diversi dall’amministrazione statale a dover trovare le risorse nei propri bilanci.
L’aumento medio degli stipendi di 85 euro, dunque, in un modo o nell’altro ci sarà e riguarderà il triennio 2016/2018.
La soluzione trovata dal Governo in realtà accontenta solo parzialmente le richieste dei sindacati, che chiedevano che 85 euro fosse il valore minimo da cui partire.
Alla fine ha però prevalso la visione del Governo che, oltre a garantire l’aumento medio degli stipendi, ha equiparato le retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelli degli altri dirigenti della Pubblica Amministrazione.
Rinnovo contratti statali: dipendenti pubblici non perderanno il bonus Renzi
L’altro nodo legato allo sblocco dei contratti degli statali, che ha trovato soluzione all’interno della Legge di Bilancio 2018, è quello legato al bonus Renzi di 80 euro.
La paura dei sindacati, infatti, era che gli aumenti di retribuzione potessero portare alla perdita del bonus fiscale, annullando in questo modo il beneficio.
La soluzione del Governo è arrivata tramite una revisione dei limiti reddituali per usufruire del bonus Renzi, per garantire ai dipendenti pubblici di non perdere il diritto allo sgravio.
La soglia limite per poter usufruire del bonus viene quindi fissata a 26.600 euro (contro gli attuali 26mila) per garantire ai dipendenti pubblici di poter continuare a fruire degli sgravi nonostante l’aumento degli stipendi.
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