Rimborso pensioni INPS: Boeri si opporrà a tutti i ricorsi

Francesco Oliva

19 Settembre 2015 - 14:55

L’INPS è intervenuta con una nota di chiarimento in merito ai ricorsi per il rimborso delle pensioni arretrate. L’istituto guidato da Tito Boeri si opporrà a tutte le richieste di rimborso. Ecco i punti principali della questione.

Rimborso pensioni INPS: Boeri si opporrà a tutti i ricorsi

Con una nota ufficiale l’INPS chiarisce definitivamente la propria posizione in merito al rimborso delle pensioni bloccate nel biennio 2012-2013. L’istituto di previdenza, si legge nella nota, si opporrà a tutte i ricorsi volti all’ottenimento del rimborso delle pensioni INPS e degli arretrati bloccati dalla Legge Fornero.

Rimborso pensioni INPS: l’opposizione verrà fatta contro tutte le richieste di rimborso

In merito al rimborso integrale delle pensioni INPS bloccate dal duo “Monti-Fornero” l’istituto di previdenza ha deciso di opporsi a tutte le richieste di rimborso.
Nelle ultime settimane sui media di settore è stata riportata la notizia per cui l’INPS non si sarebbe opposta a determinate richieste di rimborso delle pensioni arretrate.
Di conseguenza, per quelle vicende i decreti ingiuntivi sarebbero diventati esecutivi rendendo possibile rimborso integrale della pensione arretrata.
Successivamente la notizia ha fatto velocemente il giro del web, spingendo l’INPS a diramare una nota ufficiale di chiarimento. Questo per scongiurare anche il pericolo che la diffusione della notizia creasse false illusioni fra i pensionati che, in gran numero, si sono recati nelle ultime settimane presso gli uffici INPS con domande del tipo: come fare per ottenere il rimborso della pensione? Quando arriverà il rimborso integrale delle pensioni? Eccetera.

Rimborso integrale pensioni INPS: è davvero possibile ottenerlo?

Naturalmente il ricorso per il rimborso delle pensioni INPS può essere fatto.
Tuttavia, la notizia della mancata opposizione dell’INPS a tali ricorsi è totalmente priva di fondamento.
In una nota ufficiale diramata il 18 settembre 2015 l’INPS ha chiarito che si opporrà sempre alle richieste di rimborso delle pensioni arretrate e non indicizzate per effetto (o per colpa) dalla Legge Fornero.
E questo per rispettare il decreto legge n. 65/2015 che ha dato attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015 che ha dichiarato illegittimo il blocco dell’indicizzazione dei trattamenti previdenziali superiori a tre volte il minimo per il biennio 2012-2013.
I pochi casi riportati dai media di mancata opposizione da parte dell’INPS sono relativi a questioni formali e processuali rispetto alle quali verrà comunque presentata opposizione, ancorché in un momento successivo.

Rimborso pensioni INPS: ecco tutte le tappe da Monti a Renzi

Il blocco dell’indicizzazione delle pensioni più alte, le c.d. pensioni d’oro, è uno degli obiettivi politici di diversi movimenti che si sono presentati, con alterne fortune, alle elezioni politiche degli ultimi anni.
Ovviamente si tratta di una patata bollente, considerando soprattutto come l’elettorato italiano sia formato in buona parte proprio da pensionati.
Il blocco dell’indicizzazione delle pensioni diventa realtà a fine 2011 in piena tempesta finanziaria.
Monti e Fornero si presentano in una famosa conferenza stampa che vedrà le lacrime in mondovisione dell’ex ministro del lavoro.
Con l’articolo 24 della riforma Fornero furono limitate le rivalutazioni dei trattamenti pensionistici nella misura del 100%, esclusivamente alle pensioni di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo dell’INPS.
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo tale articolo. Al fine di dare attuazione alla sentenza il Governo Renzi ha emanato il D.L. 65/2015 entrato in vigore a partire dal mese di maggio di quest’anno. La modalità individuata dal Governo, in realtà, prevede un rimborso delle pensioni solo parziale: dei circa 24 miliardi complessivi di arretrati, il Governo ne restituirà soltanto 2,8.

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