Riforma pensioni: l’Ape volontaria prevista dalla manovra di fine anno rimane ad oggi inattuata. Le notizie dell’ultima ora bloccano anche Rita e Ape aziendale.
Riforma pensioni, Ape volontaria: le notizie dell’ultima ora sui decreti attuativi per l’anticipo di mercato non riportano alcun avanzamento da settimane. La novità per pensioni ad oggi dovrebbe essere già attiva da un mese e mezzo ma le disposizioni attuative devono ancora essere approntate e richiederanno ancora del tempo.
A complicare la situazione concorre l’accordo che dovrà essere trovato tra Abi (banche) e Ania (assicurazioni) per garantire l’avvio dell’Ape volontaria. Le notizie dell’ultima ora però non ha registrato alcun passo in avanti a riguardo mentre i ritardi sull’anticipo di mercato bloccano anche altre novità della riforma pensioni: Ape aziendale e Rita.
Riforma pensioni, Ape volontaria: poche banche aderenti? Notizie dell’ultima ora
L’Ape volontaria della riforma pensioni ad oggi risulta ancora in fase di elaborazione e non si hanno notizie dettagliate sul motivo di un ritardo di oltre un mese.
Notizie dell’ultima ora sono da aspettarsi dal Consiglio di Stato il quale dovrebbe vagliare, una volta trasmessi, i decreti della Presidenza del Consiglio, suggerendo correzioni del testo. Successivamente l’esecutivo dovrà soppesare le novità sulle pensioni dal Consiglio di Stato, eventualmente modificando i decreti per Ape volontaria e consegnare il testo riformato alla Corte dei Conti. Quest’ultima si occuperà di fornire notizie sulla congruità della novità con i limiti di Bilancio.
Solo a questo punto i decreti per Ape volontaria potranno mettersi in coda per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il percorso che attende l’anticipo della riforma pensioni è quindi ancora lungo e le notizie dell’ultima ora sulla sua operatività potrebbero richiedere ancora molto tempo.
Al tempo richiesto per i controlli incrociati sui decreti sarà da aggiungere quello necessario ad acquisire notizie definitive sulla sottoscrizione dell’accordo tra banche e assicurazioni. L’Ape volontaria della riforma pensioni infatti si regge sia su di un prestito bancario, sia sulla copertura da parte delle assicurazioni, oltre che appoggiarsi su di un Fondo di garanzia presso il Mef.
Trovare la quadratura del cerchio potrebbe non rivelarsi agevole per l’Ape volontaria. Le ultime notizie sulle pensioni indicavano come le banche disposte ad entrare nel meccanismo dell’Ape di mercato fossero relativamente poche e meno di una decina. I costi della novità permetterebbero di far partecipare solo le banche di maggiori dimensioni.
Riforma pensioni, Ape volontaria: costi e requisiti. Notizie dell’ultima ora per Ape aziendale e Rita
Da Palazzo Chigi non vengono diffuse notizie sull’Ape volontaria da settimane, lasciando il quadro sull’anticipo pensionistico ancora molto confuso.
I ritardi accumulati per l’Ape volontaria hanno finito per mettere al palo anche le notizie per la riforma pensioni su Rita e Ape aziendale. Le due novità della riforma infatti sono legate a doppio filo con l’anticipo di mercato e, in assenza di news pensioni per l’Ape volontaria, rischiano anch’esse di rimanere inattuate.
L’Ape volontaria può essere richiesta da chi ha raggiunto almeno i 63 anni di età e i 20 di anzianità contributiva. La novità della riforma pensioni permetterà, secondo le ultime notizie in tema, di accedere ad un assegno tra il 90% e il 75% della pensione futura mediante un prestito erogato dalle banche aderenti. Il costo dell’anticipo verrà ripagato con tagli sull’assegno pensionistico vero e proprio tra il 5 e il 15%.
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