Nella Legge di Stabilità 2016 non ha trovato spazio la revisione delle ricongiunzioni onerose. Vediamo quali sono le proposte allo studio del governo.
Nella Legge di Stabilità 2016 oltre a un intervento sulla flessibilità in uscita non ha trovato spazio la revisione delle ricongiunzioni onerose in tema di pensioni.
Slitta dunque ogni decisione su un possibile intervento per concedere ai lavoratori con carriere discontinue la possibilità di valorizzare con maggiore flessibilità gli spezzoni contributivi versati in diverse gestioni previdenziali obbligatorie.
Cosa succederà ora?
Pur non essendo stato inserito nella Legge di Stabilità 2016 nessun intervento sulle ricongiunzioni onerose, il Governo e il presidente dell’Inps Tito Boeri hanno comunque confermato la loro volontà di rivedere il meccanismo che attualmente regola le ricongiunzioni onerose, per poter semplificare la procedura agli interessati.
Pensioni, cosa sono le ricongiunzioni onerose?
Le ricongiunzioni onerose permettono ai lavoratori iscritti a diverse casse previdenziali di riunire i contributi versati nelle stesse. Perché è utile poter ricongiungere i contributi versati? Tutti i periodi contributivi valgono al fine del raggiungimento dei requisiti per la pensione, tuttavia avere la possibilità di riunire i contributi può essere conveniente: ricongiungere i contributi in un unico fondo come se fossero sempre stati versati nello stesso, infatti, permette all’interessato di maturare il diritto alla pensione in base ai requisiti previsti da quel fondo.
Le ricongiunzioni dei contributi versati nelle diverse casse previdenziali non sono ora più gratuite come una volta, ma prevedono un onere a carico dell’interessato che ne faccia richiesta che può consistere o nel pagamento di una cifra o in una penalizzazione sull’assegno.
Riforma delle pensioni, slitta stop alle ricongiunzioni onerose: cosa succederà?
Oltre alla flessibilità in uscita, il Governo nei prossimi mesi si ritroverà a dover prendere una decisione anche per quanto riguarda lo stop delle ricongiunzioni onerose.
Dal 2016, infatti, aumenteranno i requisiti per esercitare la totalizzazione, uno dei meccanismi di ricongiunzione più utilizzato che permette di valorizzare in particolar modo la contribuzione nella gestione separata.
Attualmente esiste l’istituto del cumulo gratuito, che permette di ricongiungere la contribuzione presente in tutte le gestioni previdenziali dell’Inps per perfezionare i requisiti contributivi al fine di maturare la pensione di vecchiaia, ma è un istituto limitato a pochi beneficiari.
La proposta avanzata dall’Inps e attualmente allo studio del Governo riprende proprio l’istituto del cumulo gratuito: l’intenzione è quella di riprendere questo strumento estendendolo e permettendo la possibilità di cumulo anche per il perfezionamento dei requisiti contributivi al fine del conseguimento della pensione anticipata.
Qualora dovesse andare in porto tale proposta, la conseguenza sarebbe di fatto l’eliminazione della ricongiunzione dei contributi e della totalizzazione nazionale, che prevedono un onere nei confronti degli interessati.
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